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Serena Dandini torna in Rai con "La tv delle ragazze - Gli stati generali 1988-2018"

Serena Dandini

"Quando mi hanno chiamato dalla Rai per dirmi che erano passati 30 anni, gli ho risposto 'ma come si permette?'. E ho attaccato il telefono". Il divano rosso delle sue interviste e la risata pronta, "perché è meglio che ti prendi in giro da sola subito o lo farà qualcun altro", così Serena Dandini torna in Rai a sette anni da Parla con me e riporta su Rai3, 30 anni dopo, La tv delle ragazze, storico programma che tanti talenti lanciò, oggi versione 'Gli stati generali 1988 - 2018', con quattro prime serate da giovedì 8 novembre.

''Non un revival - precisa - ma un programma nuovo, una vera assemblea per fare il punto su cosa è stato delle donne e della comicità femminile in questi 30 anni: dove eravamo, chi siamo, ma soprattutto dove andiamo? In un percorso di emancipazione si fanno tanti passi avanti, ma c'è sempre il rischio che qualcuno si svegli una mattina per farci tornare un po' indietro".

Proprio nell’anno del #Metoo, si scherzerà su tutto, "dalla politica agli uomini", ma "mai sul femminicidio, su quello non si scherza", dice, in un confronto generazionale tra le storiche protagoniste del programma, al tempo appena esordienti, e nuove Ragazze della tv 2.0, come l’aspirante conduttrice Martina Dell’Ombra (Federica Cacciola) e Le Sbratz, trio nato sul web. Un esercito di talenti al femminile, da Carla Signoris (nei panni di una mamma elicottero) a Sabina Guzzanti (che uno dopo l’altro sfornerà un Marco Travaglio e una Maria Elena Boschi aspirante concorrente a Ballando con le stelle) e poi ancora Lella Costa, Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti,
Francesca Reggiani, Cinzia Leone, Syusi Blady, Tosca D’Aquino, Iaia Forte.

''E' stato il primo e mi dicono l’unico varietà tutto al femminile nel mondo - ricorda la Dandini -. Eravamo un pò matte, inesperte. Arrivammo negli studi Rai di Torino con tutto un seguito di mariti, figli, fidanzati. Il direttore Angelo Guglielmi ci lasciò sperimentare, cosa che non si fa più". Alla nuova Tv delle ragazze, scritta ancora con Valentina Amurri e Linda Brunetta, si aggiungeranno in corsa altre "amiche pronte a mettersi in gioco", come Paola Cortellesi-Eva e Alba Rohrwacher-Giovanna d’Arco e poi Sonia Bergamasco, Cristiana Capotondi, Anna Foglietta, Carlotta Natoli, fino a Isabella Ragonese, giovedì in un "tutorial per maschi disorientati che non capiscono la differenza tra molestie e corteggiamento". E ci sarà spazio anche per interviste a donne valorose, come la prima ingegnere aerospaziale d’Italia, Amalia Finzi.

''Una rivincita per me? Non si gradisce mai un allontanamento, soprattutto se pretestuoso - ammette la Dandini -. Sono felice, ma stavo bene anche dov'ero, tra teatro e libri. Con questa Rai3, però, c'è una corrispondenza di amorosi sensi".

''Più volte, anche con i miei predecessori, mi sono ritrovato a ragionare sulla sparizione del linguaggio comico e della satira da Rai3 - spiega il direttore Stefano Coletta -. Quella di Serena è l’incarnazione più piena di questo registro", "un metodo artigianale della tv, dello scrivere e del rimettere al centro le idee" e "un’operazione coraggiosa e generosa verso i nuovi talenti. Scopriremo se davvero lo sguardo femminile ha ancora la sua spietatezza, la capacità di far ridere e la sua lettura di senso".

Curioso, fa notare qualcuno, ma Serena Dandini torna proprio quando c'è la Rai di Salvini e Di Maio. "Purtroppo gli
anni non si nascondono - risponde lei - Avete idea quanti ne ho visti passare? Non mi fa più paura niente".

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