Ormai è scientificamente provato: le donne non sono il sesso debole, neanche fisicamente. A sostenerlo è uno studio dell’università di Glasgow, sulla base di test condotti su un team di sei soldatesse britanniche impegnato in una spedizione nel Polo Sud per 62 giorni in condizioni di vita estreme. Test dai quali è emerso come - con la giusta preparazione ed un training adeguato - le donne possano avere la stessa resistenza fisica degli uomini. Lo squadrone interamente al femminile, composto dai maggiori Nicola Wetherill e Natalie Taylor, dal capitano Zanna Baker, dal sottotenente Jenni Stephenson e dalle riserviste Sandy Hennis e Sophie Montagne, ha percorso a piedi in due mesi circa 1700 chilometri nei ghiacci dell’Antartide, sfidando forti venti e temperature polari e trascinando slitte con carichi di provviste del peso di 80 chili. E alla fine i dati su livello di stress, ormoni della riproduzione e del metabolismo, peso corporeo e densità ossea, non solo non sono stati intaccati, ma sono addirittura risultati complessivamente migliorati nelle due settimane successive al rientro. Il ministero della Difesa britannico, che il mese scorso ha completato l’apertura alle donne di tutte le posizioni nell’esercito, marina ed aereonautica del Regno, incluse le unità di prima linea e i commando delle SAS, si è dichiarato soddisfatto. «Queste soldatesse sono un’ispirazione per tutti», ha commentato il ministro Gavin Williamson.