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Malattie croniche, in Calabria il record italiano di malati di ipertensione e diabete

La prevalenza più elevata di almeno una malattia cronica si registra in Liguria con il 45,1% della popolazione, mentre la più bassa è a Bolzano. Ad essere più colpite sono le donne e le persone con un titolo di studio più basso. A fare l’identikit del malato sono i dati dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, che ha dedicato un focus proprio alle cronicità.

In Calabria si registra la quota più elevata di malati di diabete, ipertensione, che è la patologia più frequente in Italia, e disturbi nervosi, rispettivamente 8,2%, 20,9% e 7,0% della popolazione. Il Molise si caratterizza per la prevalenza maggiore di malati di cuore, il 5,6% della popolazione, la Liguria per quella più elevata di malati di artrosi/artriti, il 22,6%, la Sardegna per la quota maggiore di malati di osteoporosi, il 10,4%, infine la Basilicata spicca per la prevalenza più alta di malati di ulcera gastrica o duodenale e bronchite cronica, 4,5% e 7,7% rispettivamente.

La PA di Bolzano presenta la prevalenza più bassa di cronicità per tutte le patologie considerate. «I dati dell’Istat evidenziano - si legge - che le persone con livello di istruzione più basso soffrono molto più frequentemente di patologie croniche rispetto al resto della popolazione, con un divario crescente all’aumentare del titolo di studio conseguito».

Per quanto riguarda il genere, soffre di qualche malattia cronica il 42,6% delle donne contro il 37,0% degli uomini, divario che aumenta per la multicronicità che affligge quasi un quarto delle donne contro il 17,0% degli uomini. Si tratta di differenze in parte dovute alla struttura per età che, come è noto, è più anziana nelle donne. Particolarmente elevati i divari, a svantaggio delle donne, per l’artrosi/artrite e l'osteoporosi, di cui soffrono, rispettivamente, il 20,9% e il 13,2% delle donne contro l’11,1% e il 2,3% degli uomini.

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