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Passeggiate spaziali a partire da ottobre per Parmitano

Luca Parmitano

Per l’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Luca Parmitano, la missione Beyond rappresenta una grande sfida, non solo perchè da ottobre diventerà il primo comandante italiano della Stazione spaziale internazionale (Iss), ma anche perchè, proprio nella seconda parte della spedizione, sarà impegnato in una serie di passeggiate spaziali «mai realizzate prima».

A raccontare all’Agi la complessità di questo lavoro è Franco Ongaro, direttore centro Esa/Estec Tecnologia, ingegneria qualità, arrivato a Baikonur per assistere al lancio della Soyuz MS-13, che porterà Luca e gli altri membri dell’equipaggio - il russo Alexander Skvortsov e l’americano Andrew Morgan - sulla Stazione orbitante intorno alla Terra. Ongaro è un esperto di sfide nell’esplorazione spaziale: è grazie ai ricercatori del centro Esa che dirige a Keplerlaan, in Olanda, che si è riusciti a stampare in 3D pelle e ossa, un traguardo che in prospettiva servirà a realizzare veri e propri 'pezzi di ricambio' biologici per gli astronauti, impegnati nei lunghi viaggi verso Marte.

«Andrew e Luca», ricorda Ongaro, «si sono allenati 100 ore in vasca e sono gli unici dell’equipaggio, addestrati per compiere le attività extraveicolari (Eva) previste per riparare l’Alpha Magnetic Spectometer 2 (Ams)», il cacciatore di antimateria e di materia oscura. «Si tratta di uno dei più sofisticati strumenti di analisi di particelle, che sta dando dati molto importanti per capire l’origine dell’Universo», spiega.

L’Ams pesa sette tonnellate e mezzo e quando è stata progettata non era prevista la sua riparazione in orbita. Da qui, secondo Ongaro, «l'enorme difficoltà» che rappresentano queste attività extraveicolari. Prima di tutto, le modalità in cui si opera sono difficilissime: «E' come fare l’idraulico a casa, ma con i guanti da astronauta, senza contare poi che l’Ams 2 è particolarmente distante dai moduli della Iss e in una posizione piuttosto scomoda».

Se tutto verrà confermato, perchè nello spazio non si dà nulla per scontato, Luca e Andrew concentreranno le loro passeggiate spaziali sulle operazioni di manutenzione dell’Ams, mentre altre eventuali Eva saranno compiute da Skvortsov. «Non vogliamo che si danneggino le loro tute e i loro guanti in altre operazioni, il che significherebbe vanificare il loro allenamento», sottolinea Ongaro. «C'è grossa pressione per far riuscire queste Eva», dichiara, avvertendo che «l'unica cosa, che potrebbe andare storta è che non arrivi in tempo il pezzo per l’Ams da sostituire» . Si tratta di una pompa, che deve arrivare con Cygnus, la capsula per i rifornimenti della Iss. Se tutto va come previsto, conclude Ongaro, Parmitano potrebbe uscire nello spazio «verso ottobre».

Luca Parmitano è a bordo della Stazione Spaziale da poche ore e un pò di riposo è d’obbligo, anche se per l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) non sarà facile resistere alla tentazione di mettersi subito al lavoro nella missione Beyond, considerando le tantissime novità che lo aspettano, fra il ruolo di comandante, le passeggiate spaziali e l’arrivo in novembre delle prime navette costruite dai privati per portare uomini nello spazio: la Crew Dragon della SpaceX e la Starliner della Boeing.

Dopo un lancio perfetto e un viaggio di sei ore senza problemi, la navetta Soyuz MS-13 si è agganciata alla Stazione Spaziale alle 00,48 del 21 luglio e, dopo oltre due ore di preparativi, finalmente si è aperto il portello. Erano passate da poco le 3 del mattino e il primo a entrare è stato il comandante della Soyuz, il russo Alexander Skvortsov della Roscosmos, seguito dall’americano Andrew Morgan della Nasa e quindi da Luca Parmitano, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).

«E' fantastico essere qui», ha detto a tutti AstroLuca dopo i saluti e gli abbracci ai colleghi che li aspettavano a bordo della Stazione Spaziale, l’attuale comandante Aleksej Ovinin e gli americani Nick Hague e Christina Koch. Poi i saluti alle famiglie, in collegamento con il Centro di controllo di Mosca. Per Parmitano c'erano la moglie Kathryn e le figlie Sara e Maia, di 12 e nove anni. Erano emozionate e felici, ma sanno che per AstroLuca il suo lavoro è un’attività normale.

Se andare nello spazio in futuro non avrà probabilmente più nulla di eccezionale, la missione Beyond di eventi fuori dall’ordinario ne prevede molti. Il primo è il ruolo di comandante: Luca Parmitano sarà il primo italiano ad averlo in autunno, quando guiderà la Expedition 61, e il terzo europeo dopo Frank De Winne e Alexander Gerst. Ci sono poi le passeggiate spaziali: se saranno quattro o cinque e se AstroLuca parteciperà a tutte si saprà quando tutti i cargo avranno portato a bordo i materiali necessari alle operazioni, ma è già una certezza che saranno passeggiate ancora più acrobatiche e avventurose di quelle che hanno permesso di riparare il telescopio spaziale Hubble. In terzo luogo ci sono gli esperimenti, destinati a raccogliere dati utili a pianificare il futuro dell’esplorazione spaziale riducendo al minimo i rischi per l’uomo.

C'è anche il robot Cimon, un sistema di intelligenza artificiale che farà compagnia ad AstroLuca osservandone le emozioni. Infine sarà Luca Parmitano ad accogliere le prime due navette private con uomini a bordo. Il 15 novembre è attesa la Crew Dragon, in un volo di prova con i veterani Bob Behnken e Douglas Hurley: una breve visita perché il 22 novembre la navetta e il suo equipaggio dovranno rientrare sulla Terra. Poi è attesa la Starliner della Boeing, che dovrebbe agganciarsi alla Stazione Spaziale il primo dicembre; anche qui a bordo tre veterani come Mike Finke, Nicole Mann e Chris Ferguson.

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