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"Giornata mondiale dei diritti dei bambini", trent'anni fa la convenzione per tutelare i più piccoli

Si celebra oggi, 20 novembre, la "Giornata mondiale dei diritti dei bambini". Sono passati ormai 30 anni da quando, il 20 novembre 1989, per la prima volta fu adottata una convenzione internazionale per tutelare e proteggere i bambini di tutto il mondo.

La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia ebbe il merito di riconoscere ai bambini una serie di diritti civili, sociali, politici, culturali ed economici. Adottata nel 1989 e ratificata in Italia nel 1991, la Convenzione per i diritti dell’infanzia costituisce ancora oggi una carta fondamentale per la nostra società civile.

La strada verso un pieno riconoscimento dei diritti dei più piccoli è, però, ancora lunga: alcuni sono discriminati e maltrattati, soffrono ancora la fame, la privazione degli affetti dei genitori e non frequentano la scuola.

Povertà, mancanza di opportunità e violenze riguardano anche i minori nel nostro Paese. In Italia, infatti, oggi più di 1,2 milioni di bambini e ragazzi vivono in povertà assoluta, senza il necessario per condurre una vita accettabile e con gravissime ripercussioni sul loro futuro, anche in conseguenza delle gravi privazioni in termini di opportunità educative, un numero triplicato negli ultimi dieci anni. Una delle piaghe silenziose con cui moltissimi bambini e bambine sono costretti a fare i conti nel nostro Paese, con effetti devastanti anche a lungo termine sul loro sviluppo, è inoltre quella della violenza assistita: in soli cinque anni quasi 500 mila minori hanno assistito a violenza tra le mura domestiche nei confronti delle loro mamme. Più di 1,4 milioni di madri, inoltre, sono state vittime di questa piaga nel corso della loro vita.

Motivo per cui questa Giornata segna un punto importante nel raggiungimento degli obiettivi che la Convenzione ONU si prefissa di raggiungere.

Di fondamentale importanza fu anche l'istituzione della Carta dei Diritti dei Bambini, scritta da Eglantyne Jebb, la fondatrice di Save The Children. Dama della Croce Rossa durante la Prima Guerra Mondiale, Eglantyne Jebb era rimasta colpita dalle sofferenze inflitte ai bambini durante la guerra e aveva ritenuto necessario che venissero affermati e riconosciuti determinati diritti ai bambini. Nasceva così Save The Children nel 1919 e nel 1923 la fondatrice scrisse la prima Carta dei Diritti del Bambino, elaborata ed adottata nel 1989 dalle Nazioni Unite, che conteneva 5 punti fondamentali.

1. Al fanciullo si devono dare i mezzi necessari al suo normale sviluppo, sia materiale che spirituale.

2. Il fanciullo che ha fame deve essere nutrito; il fanciullo malato deve essere curato; il fanciullo il cui sviluppo è arretrato deve essere aiutato; il minore delinquente deve essere recuperato; l’orfano ed il trovatello devono essere ospitati e soccorsi.

3. Il fanciullo deve essere il primo a ricevere assistenza in tempo di miseria.

4. Il fanciullo deve essere messo in condizioni di guadagnarsi da vivere e deve essere protetto contro ogni forma di sfruttamento.

5. Il fanciullo deve essere allevato nella consapevolezza che i suoi talenti vanno messi al servizio degli altri uomini.

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