Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Arrivano i test di immunità per rilevare la presenza di anticorpi al Coronavirus

Si allunga la lista dei farmaci ammessi all'uso per contrastare l'infezione da Covid-19. In assenza, ancora, di una terapia specifica, sono infatti sempre di più le molecole già utilizzate per altre patologie che vengono impiegate per la lotta al SarsCov2 mostrando un certo effetto contro il nuovo virus.

L'ultima novità è rappresentata dal farmaco ruxolitinib, per il quale l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato un protocollo per l'uso compassionevole. Ed entro la fine di aprile sarà anche pronto un primo test sierologico, in valutazione insieme ad altri test dello stesso tipo da parte dell'Istituto superiore di sanità e del Comitato tecnico scientifico.

Il via libera dell'Aifa riguarda il possibile utilizzo di ruxolitinib, giù impiegato in ambito ematologico, in quei pazienti Covid-19 con insufficienza respiratoria che non necessitano di ventilazione assistita invasiva. Il farmaco sarà disponibile per tutti i centri ospedalieri italiani in seguito a richiesta del medico: potrebbe essere in grado di mitigare gli effetti di una severa reazione infiammatoria (sindrome da rilascio di citochine) che può verificarsi in corso di Covid-19, riducendo così il numero di pazienti che necessitano di terapia intensiva e ventilazione meccanica.

Ed è in corso di approfondimento da parte della Commissione Tecnico Scientifica di Aifa anche l'utilizzo di un altro trattamento. Si chiama opaganib ed è un composto chimico con proprietà antinfiammatorie e antivirali ancora in fase di sperimentazione per alleviare le infiammazioni polmonari, come la polmonite.

Un programma di uso compassionevole per Covid-19 è da poco partito in Israele e la molecola potrebbe essere introdotta in Italia tramite un programma di accesso con uso compassionevole.

Passi avanti anche sul fronte dei test diagnostici: l'azienda DiaSorin ha completato presso il Policlinico San Matteo di Pavia gli studi necessari al lancio di un nuovo test sierologico ad alto volume di processamento per rilevare la presenza di anticorpi nei pazienti infettati dal SarsCov2. La Società sta ora lavorando per ottenere il marchio CE e l'autorizzazione all'uso di emergenza della Food and Drug Administration (Fda) entro la fine di aprile.

Promettente pare anche l'approccio che prevede l'utilizzo del plasma di soggetti guariti da Covid. Vari sono gli studi in questo ambito, che vede impegnata anche l'azienda farmaceutica Kedrion Biopharma. Potrebbe arrivare "prima del previsto", annuncia, una terapia efficace derivata proprio dall'utilizzo di 'plasma da convalescente', donato da persone che hanno superato la malattia e quindi ricco di anticorpi contro il virus.

Resta però il problema della scarsità di alcuni farmaci utilizzati appunto per fare fronte all'emergenza. È il caso dell'antimalarico idrossiclorochina. Ma una buona notizia arriva dall'India, che ha rivisto i divieti di esportazione di questo farmaco, dopo la verifica dell'ampia disponibilità di stock interno, consentendo alle aziende che lo producono di rispettare i contratti precedentemente siglati.

Un'altra importante decisione è stata infine presa dal Consiglio dei ministri, che ha approvato delle nuove norme sui "farmaci compassionevoli" (i farmaci non ancora autorizzati) che prevedono l'esclusione dall'applicazione di imposte in caso di cessione gratuita.

Caricamento commenti

Commenta la notizia