È la Calabria la regione meno connessa, il Trentino Alto Adige quella top. Lo rivela un report sulle disuguaglianze digitali, promosso da 'Con i Bambini' e 'Openpolis', che racconta di un’Italia dove restano ancora profondi i divari tra le diverse regioni italiane.
A fronte di una media nazionale del 76,1% di famiglie connesse, restano indietro soprattutto le regioni meridionali. La Calabria con il 67,3% (quasi 9 punti al di sotto della media nazionale) mantiene invariato il ritardo rispetto alla regione più connessa (il Trentino Alto Adige, 81,1% con una differenza di 13,8 punti percentuali).
Seguono Molise e Basilicata (69%), Sicilia (69,4%) e Puglia (69,6%). Con l’eccezione della Sardegna, nessuna regione del Sud ha una quota di famiglie con accesso a Internet superiore al dato nazionale. Oltre 1 milione di minori, si legge ancora nel rapporto, vive nei 4 mila comuni dove nessuna famiglia è raggiunta dalla rete fissa a 30 Mbps.
Nella classifica delle province con più minori in comuni non raggiunti dalla rete fissa di banda larga veloce, ai primi tre posti troviamo tre territori meridionali (Nuoro, Isernia, Oristano). Le aree metropolitane registrano la quota più alta di famiglie che dispongono di una connessione domestica (80,4 %).
Nonostante una crescita significativa (+23,8 punti), i piccoli comuni con meno di 2.000 abitanti restano quelli con meno famiglie connesse. Tra le cause ci sono il costo e la copertura della Rete dove si abita. Al Nord, l’alto costo del collegamento è indicato dal 6-7% di chi non ha una connessione a Internet, quota quasi doppia al Sud e nelle isole con l’11,9% delle famiglie senza Internet. La Campania è la regione con più famiglie che segnalano gli ostacoli legati al costo (14,3%).
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