"Un album ideato e composto come una volta. Vero, sincero, fatto a mano e interamente suonato". Sono le parole che Claudio Baglioni sceglie per parlare, per la prima volta, del suo nuovo album di inediti, il primo, dopo sette anni di riflessione e scrittura, che uscirà il 4 dicembre 2020.
Baglioni non rivela ancora il titolo del suo nuovo lavoro discografico (sedicesimo album in studio della sua cinquantennale straordinaria carriera).
"Solo alla fine - spiega - ascoltandolo parlare e guardandolo negli occhi, saprò che nome dargli".
"È un progetto - racconta - al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo, su linee melodiche e processi armonici che la musica popolare, sembra offrire sempre meno. Le sonorità sono tutte vere - nel senso di "acustiche" - basso, batteria, pianoforte, chitarre, archi, fiati, voce e cori - e il ricorso all’elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere".
"Ne sono venuti fuori - aggiunge - dodici pezzi suonati dalla prima all’ultima nota, da un gruppo di musicisti straordinari, che fanno quello che ci si aspetta da loro: suonare con tutta la creatività, l’invenzione, l’energia e la passione - in una parola: la musicalità - che hanno dentro". Per quanto riguarda i testi, spiega: "Ho affidato a semplicità e immediatezza il compito di raccontare l’avventura dell’esistenza e delle relazioni umane, e alla leggerezza e alla freschezza di certe immagini quello di provare a sgombrare l’orizzonte dalle nubi che a volte sorvolano la vita".
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