Si pensa, giustamente, alla scienza come antitesi della superstizione e delle ingenue credenze popolari. E alla tecnologia, con i suoi gadget e i suoi traguardi “prodigiosi”, come concreto e tangibile contrasto tra antichi occultismi e un’apparente oggettività.
Poi ti svegli un giorno e vedi un’iPhone (simbolo tra i più eloquenti delle conquiste raggiunte nell’era del digitale), in cui è stata incastonata una “reliquia”: nel logo Apple c’è un “frammento originale” del celebre dolcevita indossato da Steve Jobs (acquistando lo smarthone si riceve un certificato di autenticità del maglioncino!).
E’ l’ultima idea di Caviar, un sito russo noto per la creazione di edizioni esclusive e stravaganti per i nuovi modelli della Mela, che questa volta ha preso di mira l’iPhone 12 Pro, proponendo un “gioiello” che costa fra i 6mila e i 10mila dollari (ogni telefono della serie verrà rilasciato in un’edizione limitata di 10 esemplari). E così, quello che viene annunciato come un omaggio a Steve Jobs nel decimo anniversario dell'iPhone 4 (l'ultimo modello da lui presentato personalmente), risulta più un oltraggio al rivoluzionario cofondatore del colosso di Cupertino.
Forse Cavier ha preso troppo alla lettera la frase “testamento” che Jobs ha rivolto ai giovani: “Siate affamati, siate folli!”. Ma, del resto, non si può nemmeno parlare di un ritorno al Medioevo, dato che la “venerazione” delle reliquie è ancora attualissima sia nel mondo religioso sia laico, come dimostra la “miracolosa” ampolla di San Gennaro a Napoli o l'unghia del piede “forse” di Elvis Presley. La casa-museo di Graceland è ancora oggi meta di un profano e incessante pellegrinaggio di fanatici, molti dei quali con il ciuffo e abiti tempestati di paillettes e perline sullo stile del re del Rock and roll.
Caricamento commenti
Commenta la notizia