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Whatsapp mette in guardia da altre app, privacy non garantita. Ecco perché

«Comprendiamo che in questo periodo alcune persone abbiano provato altre applicazioni di messaggistica per verificare quali opzioni offrono. Alcune applicazioni concorrenti dichiarano di non poter vedere i messaggi degli utenti. Tuttavia, se un’applicazione non offre la crittografia end-to-end come impostazione predefinita, significa che può leggere i messaggi». Così WhatsApp in un blogpost sul proprio sito ufficiale in cui annuncia di voler proseguire con le nuove funzioni per consentire alle aziende di comunicare via chat coi propri clienti.

Nelle scorse settimane diversi utenti hanno detto sui social di voler abbandonare l’applicazione di messaggistica per usare altre più rigide sulla crittografia. «Altre applicazioni affermano di essere migliori perchè hanno accesso a una quantità inferiore di dati rispetto a WhatsApp», continua la società. «Riteniamo che le persone siano alla ricerca di applicazioni che siano allo stesso tempo sicure e affidabili, ed è per questo che WhatsApp ha accesso a una quantità limitata di dati. Ci impegniamo a prendere sempre decisioni ben ponderate e continueremo a cercare nuove soluzioni per adempiere alle nostre responsabilità usando sempre meno dati», conclude.

Whatsapp: conferma nuove funzioni, messaggi personali protetti

«Abbiamo intenzione di implementare nuove funzioni, del tutto facoltative, per chattare e fare acquisti con le aziende su WhatsApp. I messaggi personali saranno sempre protetti dalla crittografia end-to-end, pertanto WhatsApp non potrà mai nè leggerli nè ascoltarli». Così in un blogpost WhatsApp conferma l’intenzione introdurre nuove opzioni per gli utenti dell’app, quelle prima annunciate per l’8 febbraio, poi procrastinate di tre mesi a seguito di numerose polemiche in rete.

Nel post, la società cerca di spiegare come riesce a offrire WhatsApp gratuitamente: «Ogni giorno, milioni di persone scelgono di comunicare con le aziende tramite WhatsApp, perchè trovano sia più semplice chattare, piuttosto che telefonare o inviare un’email», scrive società. «Addebitiamo alle aziende i costi per fornire assistenza clienti su WhatsApp, mentre per le persone il servizio è totalmente gratuito. Alcune funzioni relative agli acquisti sono integrate con Facebook, per consentire alle aziende di gestire il proprio catalogo tra le diverse applicazioni. Mostriamo i dettagli dell’azienda direttamente nelle chat di WhatsApp, in modo che siano gli utenti stessi a scegliere se interagire o meno con un’attività», conclude.

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