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Il Papa: “Ogni bimbo è un dono”, il messaggio per la Giornata della sindrome di Down

«Ogni bambino che si annuncia nel grembo di una donna è un dono, che cambia la storia di una famiglia: di un padre e di una madre, dei nonni e dei fratellini. E questo bimbo ha bisogno di essere accolto, amato e curato. Sempre!». E’ il messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale della sindrome di Down. Un evento per non dimenticare le difficoltà quotidiane delle persone affette dalla sindrome e delle famiglie che ogni giorno si fanno carico delle cure e del sostegno. Le persone Down in Italia sono, secondo stime, circa 38mila e la maggior parte è inserita nel mondo della scuola o del lavoro. Ma ci sono Paesi, soprattutto nel Nord Europa, dove nascono sempre meno bimbi Down perché, a seguito della diagnosi, si sceglie a volte con tassi superiori al 90 per cento la strada dell’aborto. Per la ministra per la Disabilità Erika Stefani serve un impegno quotidiano e costante che vada al di là della celebrazione di un giorno.

«Ciascuno di noi - dice Stefani - sia promotore del cambiamento sempre e ovunque: l’impegno all’inclusione e la tutela dei diritti devono essere costanti e quotidiani». Il messaggio della giornata che si celebra oggi «è 'connessionì ed esprime il valore del mettersi in relazione, condividere, scambiarsi opportunità. Perché - sottolinea la ministra - assumere una persona con la sindrome di down è una grande opportunità, sul lavoro e nella vita. Una opportunità che diamo innanzitutto a noi stessi».

Stefani cita in particolare il caso di un fornaio che ha assunto una ragazza con sindrome di down, esempio poi seguito da altri con una sorta di «contagio positivo». Stefani ricorda anche CoorDown, la rete di associazioni che sostengono le persone con sindrome di Down e i loro familiari. Oggi la Polizia di Stato e l’Aipd (Associazione Italiana Persone Down) hanno organizzato presso il Centro Sportivo della Polizia a Roma un evento all’insegna dell’inclusione. In particolare sono stati accolti 15 giovani disabili accompagnati dai loro genitori e dagli istruttori di arti marziali delle Fiamme Oro. All’evento, presentato da Stefano Pantano, direttore tecnico della sezione Scherma delle Fiamme Oro, erano presenti il Capo della Polizia, Lamberto Giannini, e Valentina Vezzali, sottosegretario allo sport. Pro Vita oggi invece ha fatto sentire la sua voce attraverso manifesti affissi in tutta Italia: «Le persone valgono per ciò che sono e non per quello che sono capaci di fare! Le persone con sindrome di Down possono lavorare benissimo, fare sport, vivere alla grande e anche avere successo».

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