Dopo cinque giorni di ricerche è stato ritrovato il gatto che nella notte tra sabato e domenica era stato fatto scendere per errore dal treno Lecce-Torino alla stazione di Pescara. Grisù, un maschio di 14 anni, mentre tanti volontari lo cercavano, alla fine era ancora nella stazione. "È stato trovato - ieri mattina - dal personale ferroviario, stava comodamente prendendo il sole in un posticino tranquillo appena fuori dalla stazione, sul binario in direzione Ancona", fa sapere l'Enpa, che ha coordinato le attività. Il gatto è stato già riconsegnato ai proprietari, che da Torino erano tornati appositamente a Pescara. L'episodio era avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Mentre il treno era in viaggio e i proprietari dormivano, in piena notte, in qualche modo Grisù era riuscito ad aprire il trasportino e ad allontanarsi. Era stato trovato mentre girava per il treno e, pensando che si trattasse di un randagio, il capotreno lo aveva fatto scendere. Subito erano scattate le ricerche, di cui si è occupata l'Enpa, con il contributo della Polfer e dei cittadini. Decine i volontari che domenica mattina, grazie a un tam tam sui social, si erano presentati in stazione con i trasportini. L'Enpa nazionale nei giorni scorsi ha anche diffidato Trenitalia, chiedendo "provvedimenti nei confronti" del capotreno, "responsabile di questa assurda condotta", perché, ha detto la presidente nazionale, Carla Rocchi, "colpevole del reato di abbandono di animali e maltrattamento". L'Enpa non aveva escluso "un esposto per l'accertamento dei fatti e di costituirsi parte civile nel caso in cui il responsabile venga rinviato a giudizio per i reati commessi. Cose di questo tipo non devono più succedere".