Il nuovo pass Covid Ue «non è un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per evitare divisioni e blocchi» tra i Paesi Ue, «facilitare gli spostamenti dei cittadini europei» e far ripartire il turismo in vista dell’estate. Lo dice il commissario Ue per la Giustizia, Didier Reynders, in un’intervista a un gruppo di media internazionali, tra cui l’ANSA. «Il pass è interoperabile e vincolante per i Paesi Ue», sottolinea Reynders, precisando che, «per evitare ogni forma di discriminazione» offre «tre alternative» per tornare a viaggiare: «dimostrare l’avvenuta vaccinazione, la negatività a un test o la guarigione al Covid».
«Con il certificato verde l’obiettivo è ripristinare la circolazione in modo sicuro, responsabile e che dia fiducia a tutti». Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando il certificato vaccinale. «L'obiettivo è quello di riaprire», ha aggiunto.
Amendola: con pass Covid Ue non discriminare i non vaccinati
Sulla proposta della commissione sul Green digital certificate, «c'è un tema tecnico a cui stiamo lavorando, bisogna verificarlo perché c'è una questione di privacy e una di non discriminazione per chi non si vaccina». Lo spiega il sottosegretario agli Affari Europei Vincenzo Amendola, interpellato davanti Palazzo Chigi dopo l’incontro con la sua omologa austriaca Karoline Edstadler, che sul dossier vedrà a Roma anche il titolare per l’Innovazione tecnologica Vittorio Colao.
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