Aurora Leone cacciata dalla "Partita del cuore", Eros Ramazzotti: "Incaute due persone dello staff"
Eros Ramazzotti prende le distanze, a nome proprio e dell’intera squadra della Nazionale Cantanti, dal presunto caso di misoginia scoppiato ieri sera e che ha coinvolto Aurora Leone, membro dei The Jackal, e Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti. «Noi della NIC (Nazionale italiana cantanti) - scrive il cantante sul proprio profilo Instagram - non siamo stati coinvolti direttamente nella vicenda scaturita dal comportamento di due persone dello staff. Stavamo parlando tra di noi mentre cenavamo, abbiamo sentito delle voci alzarsi senza capire cosa stava succedendo. Io ho provato a recuperare la situazione - racconta ancora Ramazzotti - che era oramai precipitata. Domani mattina avremo un incontro con Aurora e Ciro per spiegare meglio la dinamica dell’avvenimento e scusarci pubblicamente dell’accaduto. Noi non siamo sessisti - ribadisce il cantante da sempre protagonista delle iniziative benefiche della NIC - e tantomeno razzisti o omofobi, anzi, ognuno fa qualcosa per chi ha bisogno (da anni e in tempi non sospetti) sinceramente per un comportamento incauto di due persone dello staff, non possiamo passare per quello che non siamo. W sempre la solidarietà - conclude Ramazzotti -, w le donne che sono parte fondamentale della nostra vita». Il cantautore, uno dei primi a dimostrare solidarietà alla Leone, secondo i racconti della stessa comica, nel post apparso nella notte, ha taggato alcuni membri della squadra: Enrico Ruggeri, Ermal Meta, Marco Masini, Moreno, Briga, Matteo Bocelli, Neri Marcorè, Shade, Marco Filadelfia, Boosta e Andro, tastierista dei Negramaro, anche lui citato dai The Jackal nella lista di quelli che sono subito intervenuti in loro favore nella lite con il dirigente Pecchini.