C'è chi per studiare, comprendere o ammirare quei corpi celesti chiamati stelle ha la necessità di porsi con il naso all'insù, di scrutare il cielo. C'è chi, quello stesso firmamento, lo porta dentro di sé e non avrebbe bisogno neanche di un cannocchiale per interpretare i “messaggi” inviati da lassù: l'astrofisica Margherita Hack, ad esempio, guida la categoria. Una divulgatrice garbata ma non per questo meno incisiva rispetto a chi, per farsi valere, sceglie di alzare i decibel od ostentare la propria scienza. Lei, che è stata una mente sopraffina e una delle scienziate che ha illuminato lo Stivale. Proprio come le sue stelle.
Il doodle di Google
In occasione del novantanovesimo anno dalla nascita del compianto direttore dell'Osservatorio astronomico (se n'è andata nel 2013 all'età di 91 anni), Google ha scelto di omaggiarla con un doodle molto significativo: Margherita Hack che scruta il cielo proprio con un cannocchiale, al suo fianco un gattino (probabilmente in riferimento al suo felino di nome Ciccino, di cui spesso ha parlato), alle sue spalle un asteroide: 8558, da lei stessa scoperto nel 1995.
Le citazioni più celebri di Margherita Hack
Lo spergiuro sotto l'egida fascista
Avevo finito il liceo e mi ero allenata duramente per quelle gare. Allo stadio c'era tutta la mia città, era un grande onore per me. A quel tempo i vincitori giuravano lealtà alla patria e al fascismo. Una formula rituale che veniva pronunciata durante la premiazione. Avevo vinto la medaglia d'oro, dovevo giurare anch'io: lo feci. Un atto di viltà. Quel giuramento fu un compromesso con me stessa. Promettemmo di obbedire alla patria e al regime e per me quello fu una sorta di spergiuro, perché ero contraria al fascismo da quando erano entrate in vigore le leggi razziali
Animali ed esseri umani
Credo che uccidere qualsiasi creatura vivente, sia un po' come uccidere noi stessi e non vedo differenze tra il dolore di un animale e quello di un essere umano.
Dal punto di vista etico è straziante pensare a quali sofferenze sono sottoposti questi animali, vere macchine da carne, allevati per ingrassare rapidamente, per riprodursi rapidamente in condizioni di sovraffollamento, per soddisfare la gola dell'animale uomo che si crede padrone di tutte le altre specie, quando invece è possibilissimo vivere senza carne, come la sottoscritta, vegetariana fin dalla nascita.
Si chiamava Ciccino (disse in riferimento al suo gatto), è stato con me dal 1932 al 1943, ho studiato con lui sulle mie ginocchia, dalla prima media al terzo anno di università. Durante la guerra riuscì a compiere un'impresa storica. Il cibo era razionato, ma si infilò nella casa di un federale e gli rubò una forma di pecorino. Con quel pezzo di formaggio in bocca più grande di lui riuscì a tornare a casa. Ma lo videro e dovetti restituire la forma. Lui ci rimase così male che per consolarlo gli cedetti la mia razione di cibo.
Eutanasia e accanimento terapeutico
È vergognoso che gente che si dichiara cristiana si accanisca in modo fondamentalista contro una persona che è morta da 17 anni (riferimento al caso di Eluana Englaro), che non ha nessun modo di difendersi e che quando era in vita aveva sempre dichiarato di non voler essere sottoposta all'accanimento terapeutico. Peggio ancora, però, è che siano i politici a intromettersi.
Tutto cambia, tutto invecchia: si nasce, si muore
Il tempo credo lo si possa capire solo per il fatto che tutto, tutto cambia, tutto invecchia. Si nasce, si muore. Gli esseri viventi, gli oggetti se sono nuovi, poi diventano vecchi. Anche le pietre, anche la nostra terra, nel corso dei 4 miliardi e mezzo d'età è mutata grandemente. Quindi il tempo lo possiamo definire solo grazie al fatto che tutto cambia.
L'essere umano è il centro dell'universo
L'astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell'universo, come si è pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo solo un minuscolo pianeta attorno a una stella molto comune. Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell'evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri.
L'etica laica
L'etica laica e, in particolare, l'etica degli atei, che non credono in nessuna entità superiore non meglio definita, ma solo nel dato di fatto dell'esistenza della materia che origina le strutture presenti nell'Universo, da cui si originano anche gli esseri viventi, dai più semplici ai più complessi, si basa sul rispetto del prossimo, uomo o animale che sia e può essere riassunta dai comandamenti di Cristo, che certo non era figlio di Dio, ma una delle più grandi figure dell'umanità, che ha preceduto i suoi tempi di molti secoli: "Ama il prossimo tuo come te stesso" e "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te".
La colpa di Eva
La colpa di Eva è stata quella di voler conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l'universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l'insegnamento calato dall'alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede...
Il mistero e la scienza
La scienza non riesce a dare una risposta totale. Quindi il mistero c'è certamente. Se quando morirò dovessi scoprire che c'è la vita eterna, direi a Dio che ho sbagliato. E forse tutto sommato, sarebbe bello essersi sbagliati. Gesù è stato certamente la maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente.
L'eclissi solare del 1961
Ricordo l'alba del 15 febbraio 1961 (giorno dell'eclissi solare quando decine di astronomi professionisti, amatori, curiosi affollavano il Monte Conero, ad Ancona. L'aria era limpida e fredda, gli ulivi ricoprivano le pendici del monte, gli uccelli salutavano il sorgere del sole, per ammutolire di nuovo pochi minuti dopo. Noi eravamo pronti e tesi per fotografare la corona e misurarne la polarizzazione a varie distanze dal bordo del disco solare. Ecco le protuberanze biancastre, ecco i pennacchi della corona, e un gran silenzio, interrotto solo da qualche ululato di cani spaventati. Quattro minuti e tutto era già finito, lo spicchio di Sole aveva già cancellato la notte.
Il rapporto con Dio: preferisco il protone al paradiso
Dubbi sul fatto che Dio possa esistere? Nessuno. Mai avuto grandi slanci verso la religione, di alcun tipo. Non ho mai creduto troppo a nulla, poi non ho creduto assolutamente più a nulla.
L'idea di un Dio impersonale sarà più accettabile per la ragione, ma è pur sempre una scappatoia per spiegare quello che la scienza non sa ancora spiegare. Ma così è troppo comodo, troppo facile.
Penso che il cervello sia l'anima, non credo alla vita dopo la morte e tanto meno a un paradiso in versione condominiale, dove reincontrare amici, nemici, parenti, conoscenti.
Le leggi morali non ce le ha date Dio, ma non per questo sono meno importanti. Questa dovrebbe essere l'etica dominante, senza aspettarsi una ricompensa nell'aldilà. Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società. E andrebbero insegnati valori comuni a credenti e non, il perdono, non fare del male agli altri, la solidarietà. Ma, soprattutto, bisognerebbe imparare a dubitare, a diventare scettici.
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