Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Primo trapianto di rene “robotico”: università di Modena nella storia della medicina

Portato a termine con successo il primo trapianto di rene con tecnologia completamente robotica. Il merito è dell’Azienda Ospedaliera (Universitaria di Modena). L'intervento è stato condotto al Policlinico di dall’equipe della Chirurgia Oncologica Epatobiliopancreatica e dei Trapianti di Fegato diretta da Fabrizio Di Benedetto, con il supporto anestesiologico dell’Anestesia e Rianimazione 1 diretta da Massimo Girardis, e con quello clinico della Nefrologia e Dialisi diretta da Gianni Cappelli. La ricevente, una donna di 60 anni, sta bene ed è stata dimessa dall’Ospedale. Il prelievo è stato svolto in maniera tradizionale, da cadavere, in un altro centro.

Soddisfazione massima

"La grande tradizione universitaria ed ospedaliera dei trapianti di rene - si è complimentato il presidente della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Unimore, Giorgio De Santis - a Modena oggi compie un ulteriore e fondamentale passo nel segno del progresso tecnologico: la notizia dell’intervento condotto con tecnologia completamente robotica ci rende particolarmente orgogliosi, perché è frutto di uno straordinario lavoro portato avanti negli anni e che ha permesso alla nostra realtà di affermarsi a livelli altissimi nel panorama nazionale ed internazionale. Un ringraziamento particolarmente sentito a tutti i professionisti che, con la loro competenza e la loro abnegazione, hanno reso possibile questo straordinario risultato". "Siamo estremamente soddisfatti per l’applicazione di questa nuova tecnica e per il risultato raggiunto - ha spiegato Fabrizio Di Benedetto -. L’uso della tecnologia, specialmente nel nostro campo, non è fine a sé stesso ma acquisisce valore contribuendo ad ottenere cure migliori e a raggiungere i risultati terapeutici necessari per il paziente. Desidero ringraziare tutto lo staff chirurgico che con la sua dedizione ha reso possibile il raggiungimento di questo traguardo, ed in particolare il professore Stefano Di Sandro che con la sua Struttura Semplice di trapianto di rene, all’interno della Struttura Complessa di Chirurgia Oncologica Epatobiliopancreatica e dei Trapianti di Fegato, contribuisce all’integrazione di questo programma con le nuove tecnologie. Desidero inoltre ringraziare lo staff infermieristico sia del reparto che della sala operatoria, un anello fondamentale per il successo delle cure".

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia