Jack Sion, il falso playboy che faceva credere alle donne contattate su siti on line di essere un modello trentenne e ne aveva invece quasi 70, è stato condannato dal tribunale di Montpellier a 8 anni di carcere per "stupro con inganno". Settantaquattro anni, Sion ha fatto credere per anni sul web - dove convinceva donne ad incontrarlo pubblicando una sua falsa foto di un modello - di chiamarsi Anthony Laroche.
Uno stratagemma ben rodato, che gli ha consentito di "conquistare" 342 donne che - proponendo un gioco sullo stile di "50 sfumature di grigio" - bendava fino alla fine del rapporto. L’incidente di percorso che ha fatto crollare l’intera organizzazione è avvenuto nel 2015, quando una donna non è stata al gioco, ha acceso la luce ed ha scoperto il trucco denunciando Sion alla polizia. Altre due o tre denunce erano state già presentate, tutte archiviate senza seguito. L’imputato e i suoi legali hanno contestato fino alla fine l'accusa di stupro con inganno: «dov'è l’inganno quando qualcuno viene spontaneamente per vivere qualcosa di cui ha voglia?» ha risposto Sion ai giudici. Già nel 2018, un tribunale gli aveva dato ragione, ma la Corte di Cassazione ha rovesciato la giurisprudenza, affermando che Sion aveva «approfittato, coscientemente, dell’errore di identificazione commesso da una persona per ottenere da essa un rapporto sessuale». L’accusa aveva chiesto 12 anni di carcere.
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