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Premio La Moda veste la Pace 2021 a Santo Versace

Santo Versace

Torna una nuova edizione del Premio la Moda veste la Pace, evento ospitato e patrocinato dall'Unar-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Dopo Valentino Garavani e Giorgio Armani, il riconoscimento andrà a Santo Versace, al calciatore della Roma Ebrima Darboe e alla giornalista Sabika Shah Povia. La cerimonia di consegna, che si celebra ogni anno a Bruxelles nella sede del Parlamento Europeo e a Roma presso la Sala delle Adozioni Internazionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si svolgerà il 24 novembre.

La decisione è stata annunciata dal direttore dell'UNAR- Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Triantafillos Loukarelis e da Marietou Dione, presidente di African Fashion Gate, laboratorio permanente d'iniziative culturali e interventi contro le superstiti forme e gli episodi di razzismo, discriminazione ed esclusione nel mondo della Moda, delle Arti, dello Spettacolo e dello Sport con sedi in Europa, Africa e Stati Uniti.

"Riconoscimenti come il Premio la Moda veste la Pace hanno il merito di accendere i riflettori sull'importanza dell'impegno di ciascuno di noi per la tutela e l'applicazione dei diritti umani, la salvaguardia dei principi di uguaglianza e di parità di trattamento" dichiara il Direttore dell'Unar Triantafillos Loukarelis. "Abbiamo conferito il Premio la Moda Veste la Pace 2021 a Santo Versace - aggiunge il direttore del Centro Alti Studi dei Diritti Fondamentali dell'Uomo di Afg Nicola Paparusso - perché ha sempre favorito l'inclusione sociale attraverso il sostegno e la promozione di nobilissimi progetti di solidarietà, al calciatore Ebrima Darboe perché con le sue doti sportive ed umane ha sovvertito il superstite stereotipo dei migranti, innestandosi nel tessuto del suo nuovo Paese migliorandolo con il suo esemplare comportamento in campo e nella vita. Preziose anche le motivazioni per Sabika Shah Povia, giornalista italo-pakistana promotrice di pace e del rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo".

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