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Max e Berla, i due cani capaci di fiutare il Covid: Addestrati per riconoscere i positivi

L’addestramento di due cani per fiutare il Covid-19 nei pazienti affetti dal virus. E’ quanto prevede un protocollo di collaborazione siglato dall’Università degli Studi di Milano e l’Arma dei Carabinieri per l’impiego di Max e Berla, due pastori tedeschi del centro cinofili di Firenze. Inizialmente, ai due cani è stato insegnato a distinguere l’odore annusando garze impregnate di sudore di pazienti malati e altre di persone a negativi al tampone molecolare. Poi Max e Berla sono passati a fiutare direttamente un gruppo di volontari positivi al Covid-19, tutti ricoverati nel reparto di U.O.C. di Malattie Infettive, in un’area interna dell’ospedale Sacco senza possibili distrazioni e soprattutto esente da potenziali fonti di contaminazione olfattiva.  Da aprile 2021 a ottobre 2021, sono stati utilizzati 427 campioni di sudore, appartenenti a 127 pazienti, di età compresa tra i 21 e gli 86 anni, di cui 54% di sesso femminile e 46% di sesso maschile.

Max e Berla hanno individuato i positivi, a prescindere dal sesso e dalla carica virale, poiché l’addestramento si è concentrato solo sulla individuazione e memorizzazione dello specifico odore da ricercare. La successiva fase addestrativa ha interessato la discriminazione di altri odori presenti nel campione, escludendoli dalla memoria olfattiva del cane, come, ad esempio, la plastica del contenitore sterile, i dispositivi di protezione individuale del personale sanitario e il materiale di cui era composta la stessa garza. Il progetto, che ripercorre analoghe iniziative realizzate in ambito internazionale, ha visto la recente visita di ufficiali della polizia di Dubai. Gli esiti della sperimentazione in atto rappresentano un primo step di ricerca, da rassegnare al Comando Generale dell’Arma per le valutazioni che riterrà di sviluppare con le istituzioni in funzione delle esigenze di sicurezza dei cittadini.

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