Martedì 30 Aprile 2024

Covid: in crisi l'industria dei condom, aziende virano sui guanti di gomma

La convivenza forzata tra le mura di casa non ha acceso l'industria dei profilattici, anzi dai dati sembra aver spento ogni ardore. Il distanziamento sociale ha difatti abbattuto gli incontri occasionali e di riflesso gli affari dei signori del condom. E così alcune aziende di preservativi hanno iniziato a produrre guanti di gomma. Questo racconta la parabola di Karex, colosso malese che produce un profilattico su cinque in circolazione nel mondo, il cui amministratore delegato Goh Miah Kiat ha lamentato di aver subìto, negli ultimi due anni, fino al -40% dell'uso dei suoi prodotti. Colpa delle saracinesche abbassate su hotel e motel, che - in particolare nei Paesi meno sviluppati - offrono intimità alle coppie in fuga da case sovraffollate. Ma anche lo stop all'industria del sesso a pagamento ha fatto la sua parte. La campagna vaccinale resta l'unica alleata dell'industria dei preservati, che deve anche affrontare i problemi per il rincaro delle materie prime e costi di spedizione. Ora le prospettive tornano a esser meno buie. All'appello manca però ancora un grande "cliente" dell'industria dei contraccettivi: la sanità pubblica. Le campagne governative di distribuzione dei condom si sono interrotte a causa del Covid. Ecco perché, per diversificare sfruttando le proprie competenze, la Karex si sta lanciando nel business dei guanti in gomma, altro fiore all'occhiello dell'industria malese, che asseconda il desiderio di protezione emerso con la pandemia. L'azienda punta a produrne 2 miliardi e mezzo di pezzi l'anno.

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