Un donatore di sangue britannico ha detto di essere stato respinto dopo aver rifiutato di rispondere alla domanda se fosse 'incinto'.
Leslie Sinclair, 66 anni, ha raccontato al Daily Mail di avere donato negli ultimi 50 anni 60 litri di sangue, ma durante un viaggio in una clinica a Stirling, in Scozia, gli è stato chiesto di compilare un modulo in cui si chiedeva se aspettasse un bambino o se fosse stato 'incinto' negli ultimi sei mesi.
Nonostante abbia fatto notare di essere maschio, il personale della clinica ha detto di non poter accettare il suo sangue a meno che non avesse risposto alla bizzarra domanda.
A tutti i potenziali donatori viene posta la domanda per «promuovere l’inclusività» e perchè la gravidanza non è sempre visivamente chiara, hanno spiegato in ospedale.
"C'è sempre un modulo da compilare e va bene - tendono a chiedere informazioni su condizioni mediche o malattie - e chiaramente è perchè il sangue deve essere sicuro», ha aggiunto Sinclair. «Questa volta, c'era una domanda che non avevo mai visto prima: 'Sei incinta o lo sei stata negli ultimi sei mesi?' che richiedeva una risposta sì o no».
In risposta all’incidente, Marc Turner, direttore del Servizio nazionale scozzese di trasfusione di sangue, ha difeso la questione della gravidanza con una spiegazione ancora più surreale della domanda questionario: «Apprezziamo il supporto di ciascuno dei nostri donatori e ringraziamo Sinclair per il suo impegno nel corso di un lungo numero di anni. Sebbene la gravidanza sia solo una questione rilevante per coloro il cui sesso biologico o il sesso assegnato alla nascita è femminile, il sesso assegnato alla nascita non è sempre visivamente chiaro per il personale».
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