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La Pausini torna a spiegare il "no" a Bella Ciao: "Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica"

«Non canto canzoni politiche, né di destra né di sinistra. Canto quello che penso della vita da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventassero ciò che non sono». Con queste parole, in risposta a un post del profilo twitter del sito spagnolo 20minutos, Laura Pausini ha replicato alle polemiche che l’hanno investita dopo essersi rifiutata di intonare Bella Ciao durante una trasmissione spagnola, durante la quale era ospite.

La Pausini nei giorni scorsi era finita al centro delle polemiche per il suo no a intonare appunto "Bella Ciao", l'inno della Resistenza partigiana e della lotta al fascismo molto conosciuto anche in Spagna grazie alla serie La Casa di Carta. «E' una canzone molto politica e io non voglio cantare canzoni politiche», aveva obiettato la cantante che per questo era stata sommersa dalle critiche sui social, tra un «ti dovresti vergognare» e «Bella ciao «per sempre!!!". Ora la spiegazione.

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