Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Sicurezza a scuola "diritto inalienabile" ma in un anno 45 crolli: parlano Valditara e Musumeci

L’adeguamento dell’edilizia scolastica è uno tra gli impegni principali del Governo: lo ha affermato il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in una lettera indirizzata alle scuole italiane in occasione della Giornata nazionale per la Sicurezza nelle scuole (al link https://www.miur.gov.it/web/guest/-/lettera-del-ministro-valditara-alle-scuole-per-la-giornata-della-sicurezza-mai-piu-l-assurdo-della-morte-a-scuola-)

Il ricordo delle passate tragedie

«La sicurezza a scuola è un diritto inalienabile degli studenti, dei docenti, del personale e delle famiglie. E la buona politica è davvero tale quando fa compiere passi in avanti per la concreta affermazione di questo e diritti simili. Per questo - ha sottolineato il ministro - nei primi giorni del mio mandato ho costituito all’interno degli uffici un Gruppo di Lavoro con la missione di dare corpo a uno dei miei impegni fondamentali: la realizzazione di un grande intervento di adeguamento e rinnovamento dell’edilizia scolastica. Perchè la sicurezza sia davvero un diritto, perchè la scuola torni ad essere se stessa, perchè l’assurdo non accada mai più».

Valditara ha ricordato che «la Giornata nazionale per la Sicurezza nelle scuole, istituita per legge dal Parlamento italiano il 13 luglio 2015, è stata fissata il 22 novembre perchè in questa data, una mattina maledetta del 2008, il crollo del soffitto al liceo Darwin di Rivoli si portò via Vito Scafidi, 17 anni e una storia tutta da scrivere. Oggi ricordiamo anche la tragedia della Scuola Jovine di San Giuliano di Puglia, di cui ricorre il ventennale, nella quale persero la vita ventisette bambini e una maestra, e quella della Casa dello Studente a L’Aquila, dove morirono otto studenti universitari nel terremoto del 2009».

La Giornata non duri ventiquattr'ore

«Ogni volta che una ragazza o un ragazzo si trovano in situazioni di pericolo a scuola, viene stravolto completamente qualunque senso delle cose. L’assurdo diventa realtà: la scuola, il luogo per eccellenza deputato allo sviluppo e alla realizzazione della persona umana, diventa il luogo della sua negazione. Ebbene, noi non dobbiamo rassegnarci all’assurdo, mai, per nessun motivo. Lo sanno molto meglio di me tutte le associazioni e le fondazioni che da anni conducono una meritoria battaglia per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fronte della sicurezza scolastica e della prevenzione dei rischi - prosegue il ministro - a loro va anzitutto il mio grazie più sincero, perché hanno tenuto sempre accesa la fiammella di chi si ribella all’assurdo, di chi vuole restituire alla realtà un senso razionale. A scuola non si muore né si deve rischiare di morire - sottolinea Valditara - a scuola si cresce, si scoprono le proprie capacità e i propri talenti nel confronto con gli altri, a scuola si diventa se stessi. Per questo è importantissimo che la giornata di oggi non duri ventiquattr'ore: la Giornata per la Sicurezza nelle scuole deve essere il nostro presente costante. Attraverso campagne di informazione corretta - ha concluso il ministro - attività di formazione sulla gestione dei rischi, condivisione di buone pratiche e collaborazione tra tutti i soggetti istituzionali perchè si affermi davvero e compiutamente nel nostro Paese una cultura della Sicurezza».

Musumeci: decenni di abbandono e incuria

«Serve una profonda riflessione - ammonisce Nello Musumeci, ministro per le Protezione civile e le Politiche del mare -  su un tema di assoluta priorità nelle agende delle Istituzioni pubbliche, a tutti i livelli. Le statistiche si commentano da sole: fra settembre 2021 e agosto 2022, sono stati 45 i casi di crollo registrati negli istituti italiani di vario ordine e grado, in media uno ogni quattro giorni. Di questi, 19 sono i crolli avvenuti nelle regioni del Nord, 10 nel Centro Italia e 16 al Sud. I nostri edifici scolastici, buona parte dei quali costruiti prima del 1976 (cioè prima della normativa antisismica) pagano decenni di abbandono e incuria. È una situazione che ci impone la necessità di attenta ricognizione e costante monitoraggio affinché non si verifichino ulteriori tragedie.

Caricamento commenti

Commenta la notizia