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Che cos'è la tanatoprassi, la tecnica che ha permesso di esporre le salme di Benedetto XVI e Pelè

Si chiama tanatoprassi ed è il trattamento di conservazione delle salme che permette di mantenere i corpi con cura ed igiene anche per un periodo mediamente lungo. Si tratta del procedimento con cui vengono conservati non solo i Papi, come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, ma anche leggende dello sport come Pelè e star dello spettacolo come Luciano Pavarotti ed Enzo Jannacci. Il massimo esperto italiano della tanatoprassi, nonché presidente dell’omonimo Istituto italiano, è l’abruzzese Andrea Fantozzi. "Il nostro - spiega all’ANSA - è un trattamento che consente di avere una cura altamente igienica, nonché di garantire un aspetto più presentabile dei corpi».

Tecnicamente la tanatoprassi consiste nell’iniezione nel circuito sanguigno della salma di un prodotto innovativo dal nome Fluytan. Si tratta di un sostituto dell’ormai vetusta formalina che - stando a quanto riferito dallo stesso Fantozzi - "presenta caratteristiche tossiche e cancerogene». «Con il nostro nuovo sistema, totalmente innocuo - aggiunge -, riusciamo anche a conservare meglio il Dna. Per questo la tanatoprassi presenta benefici anche nel settore della medicina legale e della polizia scientifica».

Grazie a questo trattamento, dunque, è possibile mantenere le salme esposte per più giorni, come capita in questi giorni con la camera ardente del papa Emerito, Joseph Ratzinger, sul quale con ogni probabilità è stata effettuata una procedura meno invasiva, "forse non intravasale», come puntualizza Fantozzi. Il procedimento con cui la tradizione vuole si trattino le salme dei Pontefici, in Italia «non ha ancora un riconoscimento giuridico». «Al momento - spiega Fantozzi - viene utilizzata solo in casi eccezionali. Noi in particolare lavoriamo molto sugli stranieri che muoiono in Italia in attesa del rimpatrio nei loro rispettivi Paesi». Al momento è possibile effettuare un trattamento meno invasivo ed uno con l’iniezione del fluido nel corpo. «In questo modo, contrariamente a quanto avveniva con la formalina - conclude Fantozzi - non c'è neanche la necessità di recuperare tutto il sangue, come avveniva prima».

 

Che cos'è la tanatoprassi

Dal sito tanatoprassi.it

Nell'attuale contesto sociale, purtroppo non si è abituati a prendere visione dei problemi inerenti alla morte; ciò è comprensibile, a chi non spaventa tale pensiero?

Certo è che il non parlarne, o ignorare deliberatamente tale argomento non porta a nulla di positivo. Oramai i parenti vegliano sempre meno spesso i loro defunti, i funerali specie nelle grandi metropoli, sono diventati rapidi e formali; nonostante ciò la morte e il lutto non si possono ignorare, essi restano comunque i cardini della vita sociale.

Come sappiamo neppure morire è gratis, il costo medio di un funerale in Italia, è abbastanza alto anche se i prezzi stanno scendendo, il motivo è dovuto al mercato sovraffollato e alla concorrenza agguerrita.Quanto è caro quindi l'estinto? Sicuramente molto e i famigliari, acquistando una bella cassa, bellissimi fiori e un posto al cimitero, cercano di assicurare al loro caro un funerale più che dignitoso.

Ed è a questo proposito che è importante parlare, e quindi conoscere una nuova tecnica introdotta qui in Italia da Andrea Fantozzi, la Tanatoprassi.

Essa è un trattamento "post-mortem" e consiste nella cura igienica di conservazione del corpo dopo la morte, ma è soprattutto un trattamento che ha lo scopo di realizzare un processo altamente igienico nel settore funerario e cimiteriale.

Il corpo nelle ore successive alla morte, subisce una veloce trasformazione, vi è la fuori uscita di liquidi organici e la presenza di vapori nauseanti, che rendono la veglia funebre più traumatica e potenzialmente pericolosa.

Con la Tanatoprassi, si possono perciò evitare queste spiacevoli situazioni, ciò è possibile tramite un’iniezione nel sistema arterioso di un fluido conservante e da una serie di cure estetiche che consentono di conservare un'immagine integra della persona cara, eliminando così per alcune settimane il processo di decomposizione.

Cosa molto importante è che con la Tanatoprassi, viene garantito il naturale ritorno in polvere del corpo in un tempo massimo di 10 anni, mentre per un corpo che non ha subito nessun trattamento ci vogliono circa 40 anni, in alcuni casi anche 80.

La Tanatoprassi, presenta i suoi vantaggi anche nell'ambito della medicina legale, infatti fermando la decomposizione della salma, si fissano i tessuti e le lesioni come in una preparazione istologica, consentendo cosi' di eseguire le indagini più facilmente.

Sarà possibile in questo modo, studiare meglio la traiettoria di un proiettile ed avere un apporto ai metodi di identificazione medico-legale. In caso di una riesumazione, resa necessaria da indagini giudiziarie, si avranno sicuramente risultati migliori su un cadavere trattato, rispetto a un cadavere in decomposizione.

Non è difficile a questo punto, capire come grande sia l'importanza di questa nuova professione emergente; i parenti del defunto avranno un ultimo ricordo più piacevole e meno traumatizzante, non vi sarà la presenza di quelle fattezze dettate dalla morte, ma i familiari vedranno il loro caro come in realtà era da vivo.

E' giusto precisare che la Tanatoprassi, non è da confondere con l'imbalsamazione perpetua che non servirebbe a molto, ma è un metodo di conservazione temporanea; ciò fa si che le salme trattate con tale tecnica, possono essere conservate dai 10 ai 15 giorni prima della sepoltura, rimanendo intatte in qualsiasi tipo di ambiente.

Tanti sono i vantaggi che questa nuova tecnica apporta, la sua applicazione sta diventando sempre più necessaria, ma non dobbiamo dimenticare quanto sia importante, per l'essere umano rendere omaggio al proprio defunto, purchè in condizioni di normalità e non in condizioni spiacevoli come quelle che conosciamo attualmente.

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