Gli smart speaker sono un mercato sempre più importante e lo dimostra il fatto che Apple punti ad intaccare la leadership di Amazon Alexa, rilanciando l’HomePod in una doppia veste. Complice il lockdown, lo sviluppo della domotica e lo streaming e grazie alla sempre più avanzata integrazione con le app, gli assistenti domestici in formato altoparlante sono sempre più diffusi, un trend di mercato in cui anche Google prova a giocare le sue carte.
È tutta una questione del giusto mix fra semplicità d’uso, integrazione con lo smartphone e ovviamente, costo finale. Direttamente da Cupertino – in vendita a partire dal 3 febbraio – Apple ha appena annunciato la seconda generazione del suo HomePod e HomePod Mini, coniugando design e l’intelligenza di Siri con prestazioni audio di alto livello e sostenibilità. “Sfruttando la nostra esperienza e le nostre innovazioni in ambito audio, il nuovo HomePod offre bassi ricchi e profondi, medi naturali, e alti chiari e cristallini” ha dichiarato Greg Joswiak, Senior Vice President of Worldwide Marketing di Apple.
«Grazie alla popolarità di HomePod mini abbiamo visto crescere l’interesse verso prestazioni acustiche ancora più potenti, possibili in un HomePod più grande. Siamo entusiasti di portare l'ultima generazione di HomePod a clienti in tutto il mondo».
HomePod punta soprattutto sulla casa smart e così, l’utente usando Siri, potrà ricevere una notifica se viene rilevato un allarme per fumo o monossido di carbonio nella propria abitazione e controllare la temperatura e l’umidità di una stanza, il tutto solo con comandi vocali.
Promettendo di tutelare la privacy degli utenti – un tema giustamente sempre più importante – Apple ripone grande attenzione anche sulla sostenibilità, come già accade per il packaging di Iphone e così HomePod ha una superficie touch retroilluminata e grandi capacità audio, facendo lavorare il chip S7 con un woofer ad alta escursione progettato ad hoc, un potente motore che aziona il diaframma da ben 20 mm, integrato con una tecnologia che rileva la morfologia della stanza per massimizzare la resa audio.
E come già accaduto per la prima generazione, con la tecnologia Ultra Wideband, l’utente può trasferire qualsiasi cosa stia riproducendo sull’iPhone (per esempio la sua canzone preferita, un podcast o persino una chiamata) direttamente su un HomePod. Ma più di tutto, ci piace segnalare che sia realizzato con tessuto a rete riciclato al 100% perché tech e mentalità green devono correre sempre di pari passo.
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