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In aumento i disturbi legati alla sfera sessuale e alla disforia di genere

Sono in aumento i disturbi legati alla sfera sessuale, cosi come tutte le problematiche legate alla disforia di genere. Le donne, nelle quali vi è una maggiore consapevolezza sul tema, si rivolgono agli specialisti perché non riescono a raggiungere il piacere sessuale.

Sono in aumento i disturbi legati alla sfera sessuale, cosi come tutte le problematiche legate alla disforia di genere. Le donne, nelle quali vi è una maggiore consapevolezza sul tema, si rivolgono agli specialisti perché non riescono a raggiungere il piacere sessuale. Anche vulvodinia e vaginismo, legati al dolore durante il rapporto sessuale, sono in forte crescita. Nei ragazzi giovani, uomini e donne, è forte il tema dell’identità di genere, mentre negli uomini adulti i disturbi sono legati a disfunzioni erettili e a un piacere raggiunto troppo in fretta, un’ansia da prestazione che è specchio di quella sociale. Dalla psicoanalisi e da una sua integrazione con la sessuologia e soprattutto con il costrutto su cui si basano le neuroscienze di integrazione mente-cervello-corpo possono arrivare delle risposte importanti.

Questo l’approccio da cui è partita a Roma la conferenza dal titolo «Sex, Lies and Neuroscience» organizzata dall’Associazione italiana e internazionale di psiconoanalisi e da Italian Psycoanalitic Dialogues. «La psicoanalisi- spiega Claudia Spadazzi, psicoanalista, sessuologa e ginecologa - ha un fortissimo legame con la sfera della sessualità, un legame che parte dai tempi di Sigmund Freud. Col tempo, questo legame si è evoluto e modificato, le patologie all’attenzione degli specialisti sono cambiate, ma il nodo si è mantenuto molto stretto. Ma è forse giunto il momento di un approccio neuropsicoanalitico alla sessualità. Oggi assistiamo a nuove e complesse forme di sessualità e a crescenti richieste di terapia per le disfunzioni sessuali. Lo sviluppo della sessuologia e la possibilità della sua integrazione con la psicoanalisi e le neuroscienze apre nuove prospettive su questo argomento».

Alla conferenza Oliver Turnbull, professore di neuropsicologia alla Bangor University, sottolineerà come la letteratura scientifica suggerisce che l’esperienza del sesso differisce durante il ciclo sessuale, focalizzandosi sulla varietà delle esperienze: dall’eccitazione, attraverso il raggiungimento del piacere, fino all’attaccamento successivo, al riposo e al recupero. Mentre Barry R. Komisaruk, professore emerito della Rutgers University, si soffermerà sull'equilibrio tra piacere e dolore nel raggiungimento dell’orgasmo.

Cos'è la disforia di genere

La disforia di genere è un termine medico che descrive una condizione in cui una persona sente una profonda e persistente incongruenza tra il proprio sesso alla nascita e la propria identità di genere. Ciò può causare una serie di disturbi psicologici e fisici, tra cui ansia, depressione e stress. La disforia di genere può essere trattata con terapie psicologiche, farmacologiche e/o con la transizione di genere, che include la modifica dell'aspetto fisico e sociale per adattarsi alla propria identità di genere. È importante sottolineare che la disforia di genere è una condizione medica riconosciuta e che la transizione di genere è un diritto umano fondamentale.

L'identità di genere è la percezione che una persona ha del proprio genere, che può essere maschile, femminile o "non binaria". Può essere in accordo o in contrasto con il sesso assegnato alla nascita. La comprensione dell'identità di genere sta evolvendo e diventando sempre più complessa, con una maggiore consapevolezza e accettazione delle persone che si identificano come non binarie, cioè non si sentono pienamente rappresentate dai tradizionali generi binari di "maschio" o "femmina".

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