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Ordinanza ministeriale mobilità docenti e Ata, ecco le istruzioni e le scadenze

Il Ministero dell'Istruzione ha firmato un'ordinanza per la mobilità del personale scolastico per il 2023-24, che prevede l'obbligo di permanenza nella sede di immissione in ruolo per almeno tre anni per tutti i docenti assunti dal 1° settembre 2022.

L'ordinanza conferma il divieto di presentare domanda di mobilità per i docenti che ottengono un trasferimento o un passaggio di cattedra o ruolo in un'altra provincia, ma consente ai docenti assunti in ruolo il 1° settembre 2022 di presentare domanda di mobilità in attesa di un intervento legislativo.

I termini per la presentazione delle domande di mobilità sono specificati per il personale docente, Ata ed educativo. La pubblicazione dei movimenti sarà in maggio-giugno.

I termini per la presentazione delle domande di mobilità per il personale scolastico sono i seguenti:

  • * Il personale docente può presentare le domande dal 6 marzo al 21 marzo 2023
    * Il personale Ata può presentare le domande dal 17 marzo al 3 aprile 2023.
    * Il personale educativo può presentare le domande dal 9 marzo al 29 marzo 2023
    * La pubblicazione dei movimenti sarà per il personale docente il 24 maggio, per il personale Ata il 1° giugno, mentre per il personale educativo sarà il 29 maggio.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l’ordinanza sulla mobilità del personale docente, educativo e ATA per l’anno scolastico 2023-2024, dopo un confronto con le organizzazioni sindacali, centrato sull'applicazione dei vincoli normativi alla mobilità, in particolare sulla categoria dei docenti neo-immessi in ruolo.

"Abbiamo lavorato per contemperare le esigenze della continuità didattica nell’interesse degli studenti con le istanze di mobilità dei docenti assunti a settembre, facendo il massimo sforzo, a fronte di precisi paletti normativi e impegni assunti in sede europea dal precedente governo. A tale riguardo abbiamo avviato una forte interlocuzione con la Commissione Ue in merito alla tempistica e all’ambito di applicazione dei vincoli sulla mobilità. Con l’ordinanza garantiamo in ogni caso il regolare avvio del prossimo anno scolastico», ha detto il ministro Valditara.

L’ordinanza emanata recepisce le richieste delle organizzazioni sindacali sulla tempistica della sua applicazione: permette infatti ai docenti di presentare domanda di mobilità fino a che non verranno adottate le norme interpretative.

Anief: ancora non ci siamo

All’incontro  sulla mobilità del personale scolastico la delegazione del sindacato Anief ha esternato tutto il proprio rammarico «per una procedura così affrettata che non consente un’attenta riflessione su tante problematiche relative alla mobilità del personale della scuola». All’atto unilaterale dell’Amministrazione, comunque, il sindacato afferma di aver proposto modifiche utili almeno alla risoluzione di alcune delle tante criticità delle procedure così come elaborate dal Ministero: più tempo per la presentazione delle domande, la possibilità di consentire il passaggio di ruolo su posto di sostegno anche ai docenti di ruolo in altro grado in possesso solo della specializzazione sostegno, chiarimenti riguardo al vincolo di presentazione della domanda di trasferimento per i DSGA assunti nel 2020/21 ed eliminazione anche di questo vincolo sui trasferimenti, possibilità per il personale ATA di chiedere anche più province nella domanda di trasferimento e poi chiarimenti sulla mobilità del personale ex LSU transitato nello Stato. L’Amministrazione ha, tuttavia, affermato che le modifiche potranno riguardare solo il contratto e non l’ordinanza, la cui versione definitiva sarà pubblicata a breve.

La questione del vincolo triennale

Riguardo al vincolo triennale applicato dalla normativa sopraggiunta, al momento la soluzione ministeriale - in attesa delle interlocuzioni tra il Governo e la Commissione sulle modalità attuative del PNRR in materia di mobilità e reclutamento del personale scolastico e dell’adozione di un chiarimento legislativo dell’art. 13, comma 5, del D.lgs n. 59/2017 - è quella di consentire ai docenti neoassunti di presentare domanda di mobilità, ma la convalida delle loro istanze è stata subordinata all’entrata in vigore dell’intervento legislativo di chiarimento atteso nelle prossime settimane. «Ancora incerta, dunque, la sorte di migliaia di docenti assunti in ruolo lontani dalle loro famiglie», conclude il sindacato della scuola.

Pittoni: impegno Governo su criticità vincolo prof

Le posizioni sul vincolo sono rimaste quelle di un anno fa» recita uno slogan dei docenti vincolati. Ma non è così. A fronte di impegni precisi (legati ai fondi del PNRR) siglati con l’Europa dal Governo precedente a trazione M5s-Pd, questo Governo si è fatto carico di una complessa interlocuzione con l’Ue per spiegare che una serie di scelte sulla scuola, tra cui l’attuale vincolo di permanenza, presentano criticità e vanno riviste». Lo dichiara il responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega Mario Pittoni, già presidente della commissione Cultura al Senato, che aggiunge: «Grazie a tale interlocuzione condotta dal ministro Valditara, si è intanto ottenuta la possibilità di far partecipare alla prossima procedura di mobilità anche la categoria dei neoassunti, che era stata vincolata dal Decreto PNRR del Governo Draghi. Per ottenere conferma della loro partecipazione, dovremo ora attendere il definitivo riscontro di Bruxelles, dopo il quale si potranno adottare i necessari correttivi legislativi per consolidare questa posizione e rivedere più in generale il meccanismo della mobilità, che va riportato da una impostazione di vincoli a una - conclude Pittoni - più efficace di incentivi».

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