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Pesce d'Aprile: perché si chiama così. Dai cavalli con la targa al mostro di Loch Ness

Oggi è il giorno del "pesce d'aprile", momento classico per gli scherzi, che quest'anno ricade quando la pandemia di Covid sembra finalmente volgere verso la fine. Le origini della tradizione del pesce d'aprile secondo molti risalirebbero alla storia della Chiesa cattolica. Una delle teorie più remote, infatti, riguarda il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350, il quale avrebbe liberato miracolosamente un papa soffocato in gola da una spina di pesce. Il pontefice grato a Bertrando, avrebbe così decretato il divieto di mangiare pesce il 1° aprile.

Ma c'è un'altra teoria che colloca la nascita della la tradizione nel XVI secolo, in seguito all'adozione del calendario gregoriano. La riforma adottata da Papa Gregorio XIII, infatti, ha spostato il Capodanno, che in Europa si festeggiava scambiandosi pacchi dono tra il 25 marzo e il 1° aprile, al 1° gennaio. Da qui l'usanza di scambiarsi pacchi regalo vuoti il 1° aprile per ricordare la festa abolita. C'è inoltre chi, come alcuni antropologi, crede che la nascita della tradizione degli scherzi del pesce d'aprile si debba collocare all’inizio della stagione della pesca primaverile. Nella prima settimana di aprile, infatti, spesso i pescatori non trovavano pesce e tornavano a mani vuote diventando così oggetto di scherno da parte dei loro concittadini.

Il pesce d'aprile autoironico di Elon Musk

Il mese di marzo era stato un periodo nerissimo per le azioni di Tesla, che in un mese aveva bruciato il 22% del loro valore, cedendo il 12% solo nei due giorni successivi all'incidente mortale che aveva coinvolto una Model X in modalità "self driving". Un crollo, il peggiore dal dicembre 2010, che, secondo alcuni osservatori, sarebbe stato solo l'inizio. Anzi, i più arditi si erano spinti a preconizzare che l'impero di Elon Musk avrebbe perso del tutto la fiducia degli investitori e fosse prossimo al tracollo. Il visionario imprenditore decise di scherzarci sopra su Twitter, con un autoironico pesce d'aprile.

 

"Nonostante gli intensi sforzi per raccogliere denaro, compreso una vendita di massa di uova di Pasqua come ultima spiaggia, è con tristezza che comunichiamo che Tesla è in totale e completa bancarotta. Così in bancarotta che non ve lo potreste immaginare". "Ci soni molti capitoli di bancarotta e, come i critici hanno giustamente sottolineato, Tesla li ha tutti, compreso il capitolo 14 e mezzo (il peggiore)". Qua Musk ironizza sui "Chapter" nei quali si articola il codice fallimentare statunitense. Ovviamente un "capitolo 14 e mezzo" non esiste.

"Elon è stato trovato svenuto contro una Tesla Model 3, circondato da bottiglie di 'Teslaquila', le tracce di lacrime asciugate ancora visibili sulle sue guance. Questa non è una comunicazione che guarda al futuro, perché, ovviamente, a cosa servirebbe? Felice nuovo mese!"

Un certo umorismo surreale ha sempre fatto parte dello stile comunicativo di Musk. Bisognerà però vedere quanta voglia di ridere avranno gli investitori, in particolare gli obbligazionisti. La settimana scorsa Moody's ha abbassato ulteriormente il rating dei bond di Tesla sotto i livelli considerati "spazzatura", avvertendo che l'azienda dovrà raccogliere almeno due miliardi di dollari per essere al sicuro. Dopo averne bruciati otto negli ultimi quattro anni.

"L’albero degli spaghetti" il più bel pesce di aprile di sempre?

Per molti sui social si tratta del più bel pesce di aprile di sempre, anche se non tutti sembrano d'accordo. Nel 1957 l’autorevole emittente britannica BBC trasmise un falso documentario il primo aprile dal titolo L’albero degli spaghetti o La raccolta degli spaghetti svizzeri (The Swiss Spaghetti Harvest). Un film di circa tre minuti dove si mostra una famiglia svizzera che raccoglie degli spaghetti nel proprio giardino di casa. A fine marzo, recita la voce del documentario, tutti gli anni è il momento della raccolta degli spaghetti dall’albero che li produce. Una "specialità" del Canton Ticino. E siccome quell’anno, spiega il documentarista, era stato particolarmente caldo di inverno, la raccolta di conseguenza era particolarmente copiosa. Un fiume di spaghetti che veniva giù dai rami e raccolti in ceste.

Sembra incredibile ma, da quanto riportano le cronache del tempo, pare che i centralinisti della BBC siano stati inondati di telefonate da parte di chi chiedeva dove comprare questi alberi e come procurarsene semi e innesti. Unica spiegazione possibile, ricordano, è che alla fine degli anni 50 gli spaghetti non erano così comuni in Gran Bretagna e per molti erano un cibo esotico, così strano e inusuale che risultava del tutto plausibile potesse crescere sugli alberi ai circa otto milioni di spettatori che all’epoca videro il programma in tv.

Alla fine, dopo l’ampio raccolto, i contadini portano i ‘frutti’ in un ristorante del luogo (Taddei) dove il cuoco prepara un abbondante porzione di spaghetti mangiati dai clienti del locale. E lo scherzo si conclude con la frase: “Per gli amanti di questo piatto, non c'è niente di meglio degli spaghetti veri, coltivati in casa!”

Nel 1961 la legge sulla targa... per i cavalli

Una burla tutta "made in Italy" è quella del 1961 fatta dal quotidiano La Notte che annunciava che a Milano stava per essere approvata una legge che obbligava i proprietari di cavalli ad apporre una targa sui loro animali per renderli identificabili durante la circolazione per strada.

E il mostro di Loch Ness... galleggia morto sull’acqua

Immancabile periodicamente il "pesce d'aprile" sul mostro di Loch Ness. Nel 1972, ad esempio, si diffuse la notizia che un gruppo di zoologi aveva scoperto il corpo del famoso mostro galleggiare morto sull’acqua. A conferma del fatto circolarono anche alcune foto e la carcassa venne esposta in uno zoo. Nessuno si accorse che, in realtà, si trattava della carcassa di un elefante marino fino a quando un ranger rivelò che si era trattato di uno scherzo ai colleghi, burla poi diventata talmente grande da oltrepassare i confini del parco

Dalla gaffe di Google alla Guinness "Reverse"

Si è trasformato in un boomerang nel 2016 il pesce d'aprile ideato da Google. In tutte le caselle Gmail era apparso un tasto, accanto a quello per inviare una email, che inseriva un "Mic Drop" con una gif dei Minions. La funzione si può paragonare all'azione di attaccare il telefono in faccia nel corso di una conversazione e impedisce al destinatario di rispondere. Google è stata sommersa di critiche da numerosi utenti che hanno raccontato di aver cliccato per errore sul tasto-burla, inviando email di lavoro. E c'e' chi ha denunciato addirittura di essere stato licenziato per colpa della burla di Google. "Sembra che quest’anno ci siamo fatti autogol. A causa di un bug, la funzione Mic Drop inavvertitamente ha causato più mal di testa che risate. Siamo veramente dispiaciuti", ha scritto Google in un comunicato nel quale ha annunciato di aver disattivato la funzione.

“L’Asola” di Lucio Battisti, un disco mai uscito

In Italia uno scherzo celebre ha coinvolto Lucio Battisti. Il direttore e giornalista di Rockol Franco Zanetti, il 1° aprile del 1998, in un articolo annunciava l’uscita di un album del cantautore intitolato “L’Asola”.  Già il nome del disco avrebbe potuto insospettire, vista l’assonanza con “la sola”, che significa appunto truffa/raggiro. Inoltre, il titolo di una delle canzoni era “Amo o non amo?”, giocando, a proposito di pesci, sul doppio significato del termine “amo” . Ma gli indizi non vennero compresi, tant'è che  alcune testate rilanciarono la notizia considerandole vera.

Pesce d'Aprile di Groupon, "in trappola molti mancini"

Nel 2015 Groupon presenta Y Lab, il nuovo laboratorio di idee pensate dal team di scienziati e creativi dell'azienda per sviluppare innovativi progetti e migliorare l'esperienza d'acquisto dei clienti. Il leader nel settore degli acquisti online come al solitosi spinge oltre e fa dei clienti stessi i protagonisti dell'iniziativa, invitandoli a partecipare gratuitamente ad un test di perfezionamento dei nuovi progetti. Piccolo dettaglio: non hanno fatto i conti con l'estro di Groupon e con il pesce d'aprile! Cliccando sul deal dedicato, oltre 5.300 utenti hanno acquistato a titolo gratuito il coupon per partecipare alla rivoluzione dell'e-commerce e sviluppare strategie visionarie sull'esperienza d'acquisto del futuro. Mancini di tutta Italia, amanti del 3D e cittadini orgogliosi delle proprie origini sono caduti nella trappola di Groupon e non hanno saputo resistere alla tentazione di diventare tester in prima persona per potenziare i servizi offerti. Secondo le statistiche si stima che il 10% della popolazione italiana sia mancina. Rivendicando gli stessi diritti degli altri, 850 clienti hanno partecipato a Groupon Left, il progetto per rendere il sito piu' funzionale, pratico e a portata di mouse per chi abitualmente usa la "mano del diavolo". Un deal piuttosto "sinistro". 2.560 utenti hanno invece subìto il fascino di Groupon 3D, il progetto volto a far diventare l'esperienza di acquisto più 'sensoriale, coinvolgente e futuristica, dando la possibilità ai clienti di verificare in prima persona i prodotti e i servizi da acquistare. Un coupon fantasmagorico! E infine ci sono gli utenti legati alle proprie origini, che hanno acquistato 1900 coupon di Groupon Voice, il sistema geolocalizzato di lettura delle offerte dotato di accento regionale, pensato per preservare identità culturali e dialetti? "da Trieste in giu'". Al momento nessuno di questi progetti verrà realizzato, mail pesce d'aprile Groupon ha colpito ancora.

La bevanda Google Gulp che aumenta l'intelligenza

Anche Google ogni anno non dimentica di confezionare un pesci d’aprile per gli internauti. Uno di questi ha riguardato la bevanda Google Gulp dalle capacità prodigiose: bevendola si sarebbe potuta aumentare l’intelligenza

Jill Biden diventa assistente di volo: Pesce d'aprile ai giornalisti

Nel 2021 la first lady statunitense Jill Biden ha beffato con un inatteso "pesce d'aprile" i giornalisti che l'accompagnavano in viaggio. Sull'aereo che riportava l'inquilina della Casa Bianca dalla California a Washington, un'assistente di volo ha distribuito barrette di gelato ai reporter. In divisa, con i capelli corti neri e una mascherina a coprirle il volto, aveva una targhetta a identificarla come Jasmine. Terminata la distribuzione, l'assistente si è ritirata, per poi ritornare e identificarsi come Jill Biden: "Pesce d'aprile!", ha annunciato ridendo. I giornalisti hanno assicurato di non averla riconosciuta, grazie al travestimento con tanto di parrucca.

Nel suo libro di memorie del 2019 "Where the Light Enters", l'attuale first lady ha raccontato di avere un debole per gli scherzi. Quando il marito Joe Biden era vice presidente, nell'amministrazione Obama, si nascose a bordo dell'Air Force Two in una cappelliera, per spaventare la prima persona che l'avesse aperta per prelevare i bagagli. "Ho sempre pensato che si debbano rubare momenti di gioia, quando è possibile", ha scritto.

Nel 2016 molti "pesci d'aprile" sul mondo delle quattro ruote

Il mondo delle quattro ruote e, in generale, dei motori è stato travolto nel 2016 da una valanga di Pesci d'Aprile sul web, molti dei quali con risvolti high tech. A questo proposito, uno dei più divertenti, nella rassegna raccolta dal magazine britannico Auto Express, è quello relativo al sistema di "Lane Valet Service", che dovrebbe servire ai guidatori delle Lexus per 'liberarsi' di fastidiosi occupanti delle corsie più veloci che non accennano a spostarsi a destra.

Il "Lane Valet Service" - attraverso un comando collocato sulla plancia - dovrebbe far spostare automaticamente le auto che non danno strada, intervenendo da remoto sul sistema di guida dell'auto che fa da tappo.

La supercar con 10mila piume artificiali in carbonio applicate a mano sulla carrozzeria

La Volkswagen Caddy Maxi Mini, accorciata a 2,4 metri

Tra i "Pesci' degli scorsi anni di spicco anche la Volkswagen Caddy Maxi Mini, accorciata a 2,4 metri per consegne nelle zone più "difficili" delle città o, ancora, la Vauxhall Astra (versione Uk della omologa Opel) in chiave Fifa World Cup - disputata in Brasile nel 2014 - con sedili rivestiti in fino prato/campo di calcio, con tappetini in sabbia di Copacabana e dispenser di aperitivi.

La Seat "camaleonte" in chiave James Bond

Risalendo al 2008 s'incontra una stupenda Seat in chiave James Bond - con carrozzeria che si mimetizza nell'ambiente circostante - o, ancora al 2009 quando venne presentata la Hyundai i10 Special Project Popemobile per spostamenti più "democratici" del Santo Padre in ambito urbano.

 

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