Sabato 27 Aprile 2024

Mais, l'asinello diventato il simbolo della Romagna che non si arrende

In queste parole risuona forte l'eco della tenacia e della resistenza: Mais, l'asinello diventato il simbolo della Romagna che non si arrende. Sul web, la sua storia ha fatto il giro del mondo, il suo coraggio ha riscaldato i cuori di chi ha sentito parlare di lui. Il piccolo animale di appena 18 mesi, proveniente dalla fattoria Le Chiocce di Russi, ha sperimentato la forza crudele della natura, rimanendo bloccato con l'acqua alla pancia per due giorni interminabili. Nonostante tutto, una volta recuperato, Mais ha dimostrato un coraggio straordinario. Ha affrontato un viaggio di tre chilometri in acqua alta 120 cm, sospinto dalle correnti. La sua forza sembrava esaurita, lo sfinimento evidente, ma il suo spirito indomabile lo ha portato avanti. Non si è arreso, così come non si arrende la Romagna. La sua salvezza è stata possibile grazie all'intervento dei volontari del centro riabilitativo il Loto di Carpi, nel Modenese. Questi angeli della misericordia, con i loro cuori generosi, si sono impegnati giorno e notte nel recupero degli animali vittime dell'alluvione. Mais è diventato il simbolo di quello che sta accadendo in Romagna. Lui, che ha vissuto l'angoscia e il terrore ma ha continuato a lottare, rappresenta una terra che non si arrende. È il volto di una comunità che, pur nelle difficoltà, va avanti, sicura che ci sarà un domani migliore. Il suo coraggio ha fatto passare in secondo piano la stanchezza, rinnovando la speranza nel cuore di molti.

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