
«Mi piacerebbe vivere in un mondo in cui non si chieda la cartella clinica per poter uscire con chi ci piace, e perché no innamorarcene già al tavolo del bar. Ma finché continueremo a inviare messaggi come quello di Arisa (seri o meno che siano), senza avere cura delle parole, saremo ancora lontani da questo».
Lo ha scritto su Facebook Iacopo Melio, attivista disabile e consigliere regionale del Pd in Toscana, che ha provocatoriamente risposto all’annuncio pubblicato sui social dalla cantante Arisa per cercare un marito. «Oltre ad avere un bel lavoro ho pure la 104 - ha scritto ironicamente Melio - perciò anche se ho la cartella clinica di un 60enne posso offrire tutti i benefit del caso: pensione di invalidità, parcheggi riservati vicino a negozi, ristoranti, ecc... Carrozzina per portarti quando sarai stanca, infinita pazienza se vorrai fare shopping (tanto sto seduto), concerti ed eventi gratuiti in quanto accompagnatrice... e molto altro».
Se per Melio «ciò che ha fatto Arisa è assolutamente legittimo», quello che «mi ha disturbato» è stato «il suo specificare di volere un "soggetto sanissimo"», e dunque la candidatura «non rappresentava una proposta seria ma un modo per sovvertire, con ironia, quel "sanissimo" un "filino" abilista e offensivo, fingendo di assecondarla in modo serio, proponendole però il contrario di ciò che lei cerca (di certo non una persona con disabilità), eppure mostrandole degli apparentemente validi pro al non esser 'sanissimò».
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