Notificato a Roberto Vannacci l’avvio dell’inchiesta formale per il suo controverso libro "Il mondo al contrario"
Arrivato oggi a Palazzo Esercito per il periodo di affiancamento prima di assumere l’incarico assegnatogli di capo di Stato Maggiore delle Forze operative terrestri, al generale Roberto Vannacci - apprende l’ANSA - è stato notificato l’avvio dell’inchiesta formale nei suoi confronti, in seguito alla pubblicazione del suo libro "Il mondo al contrario". Il generale ha subito preso un mese di licenza "per motivi familiari". Al generale, presentatosi in mattinata nel suo nuovo ufficio al Comando delle forze operative terrestri, è stato notificato da parte dei suoi superiori l'avvio del procedimento disciplinare nei suoi confronti con la nomina dell’ufficiale inquirente della commissione appositamente costituita per valutare eventuali profili di irregolarità legati al discusso bestseller pubblicato dell’ufficiale. Le controverse opinioni contenute nel libro - i gay «non normali» a esempio - espresse da un generale in servizio, potrebbero generare identificazione con l’istituzione che rappresenta venendo meno così al principio di terzietà. L’inchiesta formale fa seguito a quella sommaria aperta ad agosto, nell’immediatezza dei fatti. La commissione valuta gli atti prodotti dall’inchiesta sommaria, esegue accertamenti, acquisisce documenti e trasmette il rapporto finale all’autorità che ha ordinato l’inchiesta ed una scheda informativa dettagliata al ministro della Difesa. A seguito degli esiti dell’inchiesta formale potrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari nei confronti di Vannacci, nel caso emergessero comportamenti non rispettosi delle regole. I tempi non saranno lunghi, a quanto si apprende.
Crosetto: notificato oggi l'avvio di inchiesta formale
«Nello scusarmi, in premessa, per il tono burocratico che userò in questo mio comunicato, mi preme sottolineare che il polverone che ogni singola notizia sul tema che riguarda la posizione del generale dell’Esercito italiano, Roberto Vannacci, solleva, richiede, purtroppo, espressioni e formulazioni formali, come si confà a una organizzazione complessa e regolata da regole e regolamenti specifici come è la Difesa, il cui unico fine è preservare l’integrità, la correttezza e il dovere che ogni militare, chiamato a giurare sulla Costituzione repubblicana, assolve nell’esercizio delle sue funzioni, dal primo dei generali all’ultimo dei soldati, compreso, evidentemente, il ministro della Difesa pro tempore, ruolo che oggi ricopro». Comincia così la nota del ministro della Difesa Guido Crosetto sul 'caso Vannaccì. «Ma veniamo ai fatti - scrive il ministro - Oggi, 4 dicembre, il generale di Corpo d’Armata Mauro D’Ubaldi, in base alle conclusioni dell’inchiesta sommaria (articolo 552 e seguenti del Testo unico dell’ordinamento militare), ha notificato al generale di Divisione Roberto Vannacci l’avvio dell’inchiesta formale (disciplinare) prevista dall’articolo 1377 del Codice dell’ordinamento militare. L’inchiesta sommaria era stata disposta dal capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, il 18 agosto e si è conclusa il 16 ottobre. Al termine, il capo di stato maggiore dell’Esercito, visti gli esiti dell’inchiesta sommaria, ha proposto al ministro della Difesa l’apertura di un’inchiesta formale per accertare eventuali infrazioni disciplinari».