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L'insegnante chiede ai bambini: Babbo Natale esiste? La Lega accusa: ha turbato i bambini

«A pochi giorni dal Natale, un insegnante di religione di una scuola fiorentina ha avuto la "brillante" idea di chiedere agli alunni di una quinta elementare se credessero ancora all’esistenza di Babbo Natale; il tutto, ha creato un naturale disorientamento fra i bambini che, poi, tornati a casa, hanno giustamente subissato di domande i genitori, ovviamente spiazzati».

Lo sostengono in una nota i consiglieri regionali della Lega, Elena Meini e Giovanni Galli, criticando l’iniziativa come «quantomeno inopportuna da parte del docente che ha sicuramente turbato i giovanissimi allievi. Un brutto scivolone che, oltre agli studenti, ha comportato forte imbarazzo ed indignazione da parte delle mamme e dei papà dei bambini che hanno immediatamente contattato il dirigente scolastico per le spiegazioni». «Noi, comunque, chiudiamo questa nota dicendo 'Viva Babbo Natalè - concludono - alla faccia del professore fiorentino».

Belgio: polemica per la regina nera alternativa a Babbo Natale

L’obiettivo era diffondere gioia, distribuire dolcetti e ritagliare una celebrazione inclusiva che potesse essere aggiunta al programma delle festività natalizie.
Ma la regina Nikkolah - un personaggio femminile di colore che offre ai bambini belgi un contrappunto alla figura festosa di Sinterklaas e al suo controverso aiutante, Zwarte Piet, o Pietro il Nero - è stata travolta di una tempesta culturale.

La polemica, racconta il Guardian, è scoppiata dopo la notizia che la regina Nikkolah avrebbe visitato il municipio di Gand questa settimana per un evento a cui si erano iscritte più di 200 persone. I politici conservatori e di estrema destra hanno accusato il personaggio di minacciare la tradizione e di cercare di utilizzare un evento per bambini per promuovere un’agenda politica.

Il sindaco della città ha reagito prontamente, annunciando che la visita sarebbe stata spostata in un’altra sede per non creare confusione tra la regina Nikkolah e Sinterklaas, che aveva visitato il municipio poche settimane prima.
"Non c'è niente di sbagliato in Sinterklaas come lo conosciamo», ha detto Mathias de Clercq, sindaco di Gand, all’agenzia di stampa Belga. «Non dovremmo cercare di trasformarlo in qualcos'altro.»

Anneleen Van Bossuyt, una politica del partito separatista fiammingo N-VA, ha affermato che l’evento proposto con la regina Nikkolah era «assolutamente inaccettabile. Non dovremmo lasciare che le nostre tradizioni ci vengano portate via», ha aggiunto paragonandolo alla proposta di mettere sui libri di Pippi Calzelunghe nella biblioteca cittadina l’avvertimento che alcune storie conterrebbero contenuti razzisti.

L'artista che ha creato il personaggio ha respinto l’idea che la regina Nikkolah fosse in qualche modo un rifiuto della tradizione. «La gente vede la regina Nikkolah come una minaccia», ha detto Laura Nsengiyumva, architetto e artista belga di origine ruandese. «Ma se non mi fosse piaciuta questa tradizione, non l’avrei ripresa. E’ anche il desiderio di farne parte».
Nsengiyumva ha creato il personaggio nel 2017, cercando un’alternativa alla narrativa tradizionale di Sinterklaas e Zwarte Piet, una figura ampiamente vista come razzista a causa della sua interpretazione da parte di bianchi con volti anneriti, parrucche ricce e labbra rosso vivo. Il personaggio di Zwarte Piet era originariamente un diavolo e successivamente è stato raffigurato come di colore durante l’era coloniale.

Oltre alla sua storia problematica, la tradizione continua a perpetuare pregiudizi razziali contro molti nella società, ha affermato Nsengiyumva. «Alla radice di ciò c'è che si tratta di un personaggio di discendenza afro che è al servizio di Sinterklaas», ha detto. «Penso che sia parte di molti traumi infantili per i belgi neri, per gli afro-belgi».

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