La Smemoranda, l'agenda che ha segnato un'epoca, annuncia il suo fallimento. L'asta per il salvataggio del marchio si è conclusa senza alcun acquirente, segnando un momento amaro per un simbolo culturale che va oltre il semplice uso come strumento di organizzazione. Nata nel 1979, Smemoranda è diventata un rifugio di memorie ed emozioni personali, non solo per gli studenti, ma per un'intera generazione.
La storia di un simbolo
Fondata da Gino, Michele e Nico Colonna, Smemoranda era più di un'agenda: era un'espressione di individualità e passione. Con il tempo, è diventata un punto di riferimento culturale, attraendo l'attenzione di artisti e celebrità come Pelù, Jovanotti e Ligabue, che hanno contribuito con le loro voci sulle sue pagine. Rappresentando un approccio controcorrente in un periodo di superficialità crescente, Smemoranda si è distinta per creatività e impegno culturale.
Il declino e il fallimento di Smemoranda
Nonostante il successo iniziale e la popolarità, vari fattori hanno portato alla crisi di Smemoranda. La concorrenza nel mercato, la crisi delle cartolerie tradizionali, l'introduzione di diari scolastici obbligatori, e infine la pandemia di Covid-19, hanno contribuito al suo declino. La mancata vendita all'asta simboleggia la fine di un'era per questo marchio storico. Tuttavia, l'eredità di Smemoranda rimane un ricordo indelebile nel cuore di molti.