Quattro pecore iscritte a scuola per non far chiudere la classe: la provocazione di un gruppo di genitori in Francia
In Mosella, Francia, quattro pecore con nomi evocativi come John Deere, Valériane Deschamps, Phil Tondus e Marguerite Duprès sono diventate gli insoliti nuovi alunni di una scuola locale. Lo racconta l'agenzia AdnKronos. Questa iniziativa, ideata da genitori dei comuni di Notting-Voyer-Hermelange, mira a impedire la chiusura di una classe a causa della mancanza di iscritti. Le pecore, gentilmente prestate da un agricoltore locale, sono state registrate con nomi, indirizzi e date di nascita ufficiali, rispettando tutte le formalità burocratiche. L’obiettivo era raggiungere i 98 iscritti richiesti dal ministero per mantenere la quinta classe, mentre i registrati effettivi erano solo 94.
La provocazione dei genitori contro lo spopolamento
Questa iniziativa creativa punta a contrastare il problema dello spopolamento nelle aree rurali, un fenomeno che colpisce molte regioni sviluppate. Le pecore hanno simbolicamente riempito gli spazi vuoti, sottolineando l'urgenza di trovare soluzioni innovative. "I ragazzi non sono numeri," ha spiegato Loïc Firtion, a capo dell'associazione genitori, intervistato dall’Est Républicain. La scuola, avviata nel 2021 con 90 alunni, ha ora accolto le pecore con cartelli di benvenuto e un piccolo recinto esterno, preparato dai compagni di classe.
Denatalità e futuro delle scuole in Europa
Il caso della Mosella è un segnale di un problema più ampio che coinvolge molte scuole in Europa e nel mondo: il calo delle nascite e la conseguente diminuzione degli iscritti. La Francia ha già implementato un piano con misure a sostegno dei giovani, monitoraggio della fertilità e incentivi per le famiglie. In Italia, il tema è altrettanto urgente, con quasi 3.000 scuole chiuse negli ultimi dieci anni nel segmento dell’infanzia e primaria. Un esempio paradossale viene dall’isola di Alicudi (Messina), dove il numero di capre ha superato quello degli abitanti, con oltre 600 animali a fronte di circa 100 persone. Chissà se l’Italia batterà la Francia in questa singolare competizione per il numero di animali nelle aule.