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Istat: Sud piu' colpito da calo popolazione e invecchiamento

La transizione demografica rappresenta una sfida cruciale per i territori, che richiederà nel futuro una significativa capacità di progettazione di politiche e servizi adeguati. Lo afferma l’Istat in un’audizione su «Attività conoscitiva sull'attuazione e sulle prospettive del federalismo fiscale», nella quale rileva che le regioni del Sud sono le più colpite dal calo di popolazione, cui si associa il suo progressivo invecchiamento. Nell’ultimo decennio (2012-2023) - spiega l’istituto - a fronte del calo complessivo della popolazione residente (-1,8%), sono in prevalenza le regioni del Mezzogiorno ad aver subito il declino demografico più marcato (- 4,7%) la variazione media della ripartizione, dovuta in buona parte alle migrazioni interne), a fronte di una perdita complessivamente trascurabile del Centro-Nord (-0,3%). Le regioni del Sud che mostrano le dinamiche peggiori sono Molise (-7,4%) e Basilicata (-7,2%); tra le regioni del Centro-Nord, il calo della popolazione è sostenuto in Liguria (-5,2%), e più contenuto in Veneto (-0,8%), mentre continuano a crescere i residenti in Trentino-Alto Adige/Sudtirol (+3,8% e +5,1% nella Provincia autonoma di Bolzano/Bozen), nel Lazio (+2,0%), in Lombardia (+1,7%) e in Emilia Romagna (+1,1%). Alla riduzione della popolazione si associa il suo progressivo invecchiamento.

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