Tappi che non si staccano dalle bottiglie: in Italia, e in Europa, ce ne saranno sempre di più. Da mercoledì 3 luglio scatta l’obbligo europeo di vendere contenitori per le bevande di plastica con il tappo progettato per rimanere ben saldo al contenitore per un lembo, il cosiddetto "tappo solidale" così chiamato perché ne previene la dispersione nell’ambiente e dovrebbe invogliare i consumatori a riciclarlo insieme alla bottiglia una volta finito di usare entrambi.
Una stretta diventata in Italia quasi un tormentone durante la campagna elettorale, con il leader della Lega Matteo Salvini che - usando l'immagine-sfottò di un uomo che beve l’acqua ostacolato dal tappo della bottiglia ancora attaccato - l’aveva bollata tra le "eco-follie" di Bruxelles. E a rispondergli ironico era stato il leader di Azione, Carlo Calenda, pubblicando un video dal titolo: "Istruzioni per aprire una bottiglietta, bere e richiuderla. Salvini, ce la puoi fare".
La misura è parte della direttiva sulla plastica monouso (Sup) del 2019, con cui Bruxelles - tra le polemiche in Italia - ha vietato già dal 2021 la vendita di prodotti in plastica monouso, dai piatti alle posate, passando dalle cannucce ai cotton fioc. La tabella di marcia scandita dalla direttiva prevede ora che da luglio di quest’anno entrino in vigore anche i requisiti di progettazione per i tappi e i coperchi dei contenitori per bevande in plastica monouso, in modo che siano meno d’impatto per l’ambiente. «I tappi e i coperchi di plastica sono tra gli articoli di plastica monouso che si trovano più frequentemente sulle spiagge dell’Ue», ammette la Commissione europea nella direttiva, dal momento che sono tra i primi 5 oggetti trovati durante le operazioni di pulizia e monitoraggio dei rifiuti.
Difficile stimare l’entità del danno che apportano all’ambiente, sia terrestre che marino, ma in più di trent'anni sono stati rinvenuti oltre 20 milioni di tappi e coperchi di bottiglia durante le attività di pulizia delle spiagge in tutto il mondo. I requisiti riguardano le bottiglie di plastica, ma anche gli "imballaggi compositi» come i cartoni del latte o del succo di frutta, ma non i contenitori in vetro.
Gli Stati Ue dovrebbero riciclare fino al 90% di bottiglie di plastica monouso entro il 2029 (con un obiettivo intermedio del 77% entro il 2025). Mentre la stretta entra in vigore in tutta Europa, Roma resta 'osservata specialè sull'attuazione della direttiva: a fine maggio la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia per non aver recepito «pienamente e correttamente» la direttiva e per aver violato gli obblighi previsti dalle norme sulla trasparenza del mercato unico. Bruxelles attende risposte entro fine luglio. Oppure, avanzerà sull'iter legale.
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