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Alcamo, da stella del basket alla clausura: la storia di suor Chiara Luce

Dal campo di basket al monastero, dallo sport professionistico al monastero di clausura: una storia avvincente quella di Oriana Milazzo, 33 anni originaria di Canicattì, ex playmaker in A1 con Priolo, prestigiosa società siciliana di pallacanestro, e con la Nazionale Under 18 e Under 20. Venerdì 28 giugno nella chiesa di Santa Maria di Gesù ad Alcamo in provincia di Trapani la giovane ha emesso la professione solenne, scegliendo così seguire definitivamente la strada di Santa Chiara d’Assisi: da oggi per tutti è suor Chiara Luce di Maria dimora della Santissima Trinità; un nome che richiama la laica focolarina, Chiara Luce Badano, beatificata nel 2010. Nel corso della celebrazione, presieduta dal ministro provinciale dei Frati minori di Sicilia fra Antonino Catalfamo, che ha impartito a Chiara Luce la benedizione solenne e donato l’anello, ad accogliere il sì della clarissa è stata la badessa delle clarisse di Alcamo, madre Virginia Formoso; tra i concelebranti anche fra Tonino Bono, esorcista e attualmente vice parroco della comunità San Francesco di Paola di Barcellona.

 

 

La nascita della vocazione
Una vocazione nella vocazione quella di Oriana, iniziata con la pallacanestro - condivisa con la sorella Ilaria, anche lei approdata alla serie A1 di basket e alla maglia della Nazionale; è stata la vita itinerante legata allo sport a portare Oriana ad Alcamo: qui i genitori l’hanno affidata a una famiglia di terziari francescani che le hanno fatto conoscere le Sorelle Povere di Santa Chiara. Poi il trasferimento a Priolo, l’esordio in A1 e la convocazione in nazionale, una grande soddisfazione che però non erano riuscite a colmare quel vuoto che la ragazza “sentiva dentro”. Comincia così a impegnarsi in parrocchia maturando la decisione di proseguire gli studi di Medicina a Roma con l’obiettivo di fare il medico missionario. Nel 2011, alla Giornata mondiale della gioventù di Madrid, comprende finalmente il disegno che Dio aveva in serbo per lei e torna al monastero di Alcamo: “Mi sono sentita come se tornassi a casa”, racconta. Inizia così il cammino con le clarisse, due anni di postulantato ad Alcamo, uno di noviziato a Città della Pieve vicino Perugia e di nuovo ad Alcamo fino alla professione temporanea, il 13 maggio 2019 e, il 28 giugno 2024, quella solenne che la immette a una vita di preghiera, povertà, fraternità, nel carisma di santa Chiara.

 

 

Il monastero di Alcamo
Il Monastero Santa Chiara venne fondato nel 1545 da tre sorelle alcamesi di nobile famiglia, Antonina, Angela e Alberta Mompilleri che ristrutturarono un’ampia proprietà familiare avviandosi alla vita religiosa e ottenendo la chiesa dei Santi Cosma e Damiano adiacente al monastero. L’erezione canonica risale al 1547, poco prima della scoperta ad Alcamo dell’immagine di Maria Santissima dei Miracoli (21 giugno 1547). Alla comunità di Alcamo è legata la storia di altri monasteri siciliani.

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