Lunedì 23 Dicembre 2024

Sexting, per più di 1 adolescente su 2 cresce OnlyFans

Sono consapevoli dei rischi, ma questo non li frena dal pubblicare sui social network contenuti sessualmente provocanti o nell’inviare al partner contenuti intimi. È uno degli aspetti che emerge dall’Indagine nazionale sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Italia, realizzata dal Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di ricerca Iard. L’indagine rileva che 15% delle ragazze e il 10% dei maschi ammette di aver postato almeno una volta sui propri profili social proprie foto o video dal contenuto sessualmente provocante. La percentuale arriva al 18% nella fascia 17-19 anni. Ancora più frequente l’invio di foto intime al proprio partner: a farlo è il 55% delle ragazze e il 52% dei maschi. La percentuale è del 75% nella fascia di età più alta. La consapevolezza sui rischi non manca: il 45% afferma che "non andrebbe mai fatto», mentre il 34% riconosce che «non è prudente, ma è comprensibile che si faccia». La rilevazione mostra anche un cambiamento nello scenario di fruizione dei social. Instagram e Tik Tok sono sempre in testa, mentre è pressoché scomparso Facebook. Il nuovo dato è però OnlyFans, frequentato dal 10% delle ragazze e dal 20% dei maschi. A preoccupare è il fatto che sulla piattaforma teoricamente è possibile pubblicare e visualizzare contenuti a esplicito riferimento sessuale. «Ma se il ruolo dei maschi è prevalentemente quello di 'voyeur', quello delle ragazze è verosimilmente quello di protagoniste attive», affermano gli estensori del rapporto che notano, inoltre «tra i generi di siti maggiormente frequentati si contendono la vetta i siti che parlano di salute (56,3% femmine e 43,7% maschi) e i siti porno (42,8% femmine e 64,3% i maschi)». Il tema della sessualità torna anche nei desideri educativi dei giovani. Il 78,4% vorrebbe una maggiore presenza dell’educazione sessuale a scuola, che è considerata troppo ingessata sui programmi. Altri temi su cui ragazzi vorrebbero una maggiore attenzione della scuola sono i comportamenti a rischio, il rispetto tra i generi, il bullismo, la Costituzione.

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