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L’acqua che c’è. L’acqua che verrà. Il "caso Sicilia" al centro del convegno Rabdomanzia 3.0 che apre il Gecko Fest

Apre la sesta edizione del GECKO, il festival dedicato ai temi del rapporto uomo-ambiente, dell’adattamento e del cambiamento che si tiene a settembre a Spina, borgo-castello “rinato” dopo il terremoto del 2009 che colpì anche il comune di Marsciano. Oggi giornata dedicata ad un convegno internazionale sul tema: “L’acqua che c’è. L’acqua che verrà”. L’acqua, infatti, è il filo conduttore dell’edizione 2024 del festival, che ospiterà anche spettacoli, mostre, concerti, escursioni nel verde.

L’evento sarà ospitato dalla Rocca Benedettina di Sant’Apollinare. A partire dalle ore 10 un parterre di ospiti d’eccezione - ricercatori, scienziati, tecnologi, startupper, giornalisti, diplomatici – darà vita ad una intensa giornata di studio, confronto e formazione, articolata in due sessioni: al mattino “L’acqua che c’è” metterà a fuoco la realtà attuale, fatta di nuovi e più avanzati strumenti di gestione della risorsa ma anche di rischi, legati in particolar modo agli impatti della crisi climatica. Nel pomeriggio la sessione “L’acqua che verrà”, proverà a disegnare scenari futuri per un utilizzo sempre più consapevole della risorsa idrica, tenendo conto anche delle ricadute in ambito economico e produttivo dei fenomeni siccitosi e, più in generale, della riduzione, a livello mondiale, della disponibilità di acqua potabile. Entrambe le sessioni saranno caratterizzate da tavole rotonde e momenti di approfondimento su tematiche specifiche. La direzione scientifica dell’evento è affidata al giornalista e divulgatore scientifico Marco Merola. Rispetto alle passate edizioni, il GECKO 2024 Rabdomànzia presenta una novità: i Geckast, videopodcast fruibili su Youtube e Instagram anche da chi non potrà essere presente all’evento.

Il caso Sicilia

La Sicilia quest’estate ha attraversato una delle peggiori siccità della sua storia recente, che ha reso drammaticamente evidenti anche le carenze infrastrutturali dell’isola, e di molte altre aree del nostro Paese, sul versante delle reti idriche. Gettando uno sguardo all’estero, vediamo ad esempio come la Catalogna sia già “precipitata nel futuro”; un futuro fatto di sacrifici e contingentamento della risorsa acqua, che scarseggia ormai da tre anni. Ecco perché abbiamo scelto di raccontare la “Rabdomànzia”, rifacendoci ad un’antica pratica di ricerca delle acque di cui ancora la cultura popolare conserva memoria.

“Rabdomanzia 3.0” è monitorare i suoli con satelliti e sensori per capire dove manca l’acqua, prevenire gli impatti della siccità, fare previsioni per il futuro, trovare soluzioni. “Rabdomanzia 3.0” è cercare l’acqua ovunque si trovi, riutilizzarla in ogni modo, disegnare scenari, costruire nuovi modelli produttivi e di vita che abbiano un impatto minore e più consapevole sull’ambiente. “Rabdomanzia 3.0” è imparare a coltivare con modalità innovative, immaginando il mondo di domani o, forse, i mondi, se quello su cui viviamo non dovesse bastarci più. “Rabdomanzia 3.0” è capire quanti conflitti si sviluppano e quali crimini si commettono intorno all’acqua.

Il convegno, a ingresso libero, si propone di fare incontrare un ampio ventaglio di personalità, ognuna in qualche modo coinvolta nella tematica “acqua”, in un confronto, com’è tradizione del festival di Spina, davvero ampio, interdisciplinare e a 360 gradi.

PROGRAMMA - PANELIST

PANEL 1 – MATTINA

Come si preserva l’acqua, minimizzando il rischio di perdite? Quali gli scenari, in termini di carenza idrica, che si vanno delineando per il prossimo futuro? Cosa sono il ‘water grabbing’ e l’acqua “virtuale” e come impattano sulla vita delle comunità mondiali? Cosa lega i siti patrimonio dell’umanità all’acqua? Ce lo spiegano, nel panel del mattino, delle osservatrici e degli osservatori specialissimi che ogni giorno si confrontano, a vario titolo, con il rischio più grande che corre in questo momento il pianeta: rimanere senz’acqua.

Ore 9.45 APERTURA LAVORI

Antonio Bartolini | Vicepresidente Fondazione per l’Istruzione Agraria Perugia

Ore 10.00 – 11.30 TAVOLA ROTONDA “L’ACQUA CHE C’È”

Chiara Biscarini | CoChair della Cattedra Unesco in Gestione delle risorse idriche Università per Stranieri Perugia; Massimo Gargano | Direttore Generale ANBI, Associazione Consorzi di Bonifica Italiani; Marirosa Iannelli | Progettista ambientale e Coordinatrice Clima e Advocacy per Italian Climate Network; Ramona Magno | Ricercatrice presso IBE-CNR, Istituto per la Bioeconomia - Consiglio Nazionale delle Ricerche – Firenze; Marta Tuninetti | Professoressa di Idrologia applicata all’Agricoltura, co-fondatrice di WaterToFood e WeSTEAM; Lorenzo Vergni | Professore Associato - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari, Ambientali - Università degli Studi di Perugia

Ore 11.45 – 12.15 ACQUA E SCENARI GLOBALI

Richard Connor | Editor-in-Chief of the UN World Water Development Report World Water Assessment Programme – UNESCO

Ore 12.15 – 13.15 ACQUA BENE COMUNE

John B.Crisci | Former Head Supply Chain World Food Programme (WFP)

LUNGO LA CORRENTE

Lorenzo Colantoni | Giornalista ambientale

ore 13.30 |Visita alla Mostra “Schizzi di Luce” – Lunch con i prodotti della biodiversità agroalimentare dell’Umbria

PANEL 2 – POMERIGGIO

Come può la tecnologia aiutare a prevedere la grande siccità? Da dove è possibile recuperare altra acqua? Domani coltiveremo piante autosufficienti che non hanno bisogno di essere innaffiate? Qual è il rapporto tra acqua e civiltà e, soprattutto, la minore disponibilità di acqua potrebbe determinare il crollo di alcuni modelli sociali? Soluzioni, buone pratiche, progetti innovativi. La parola ai protagonisti del panel del pomeriggio in un caleidoscopico scambio di studi ed esperienze che guardano al futuro.

Ore 15.00 – 15.20 L’ACQUA: GESTIONE STRATEGICA E SOSTENIBILE DI UNA RISORSA RINNOVABILE

Massimiliano Ulivi | Direttore Area Agribusiness Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo

Ore 15.20 - 16.50 TAVOLA ROTONDA "L’ACQUA CHE VERRÀ"

Antonio Brunori | Segretario Generale PEFC Italia; Luca Brocca | Dirigente di Ricerca – CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche; Stefania De Pascale |Professoressa di Orticoltura - Università degli Studi di Napoli Federico II; Angelo Raffaele Di Dio |Esperto Acque minerali di Sorgente e Termali; Ermelinda Falletta | Ricercatore Chimica Industriale, Dipartimento di Chimica - Università degli Studi di Milano e Cofounder VisioNing;  Riccardo Morelli | Presidente Sezione di Terni Confindustria Umbria

Ore 17.00 – 18.00 MARE MONSTRUM

Gianmaria Sannino | Responsabile Divisione “Modelli, Osservazioni e Scenari per il Cambiamento Climatico e la Qualità dell’Aria” - ENEA

I VIAGGI DEL CLIMA

Angelica De Vito | Climate Migration Advisor at the United Nations. Modera Marco Merola | Direttore scientifico Rabdomanzia 3.0. Giornalista, divulgatore scientifico, autore del webdoc Adaptation.it

Fra la prima e la seconda sessione è possibile pranzare alla Rocca con i prodotti della biodiversità agroalimentare dell’Umbria, in collaborazione con il Parco 3APTA e Consorzio AVO.

Alle ore 13.30 è prevista la visita guidata alla mostra fotografica “Schizzi di Luce” di Maurizio Bacci.

LOCATION
Rocca di Sant’Apollinare, antica abbazia benedettina situata nei pressi del borgo di Spina. La Rocca, costruita nel X secolo come fortezza a difesa di una nobile famiglia locale, è stata oggetto di un complesso intervento di restauro, adeguamento sismico e di riqualificazione energetica ad opera dalla Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia dell’Università degli Studi di Perugia. Le ex Scuderie della Rocca sono il 1° edificio a essersi aggiudicato la certificazione Green Building Council Italia - Historic Building per il restauro e la qualificazione sostenibile degli edifici storici.

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