Lunedì 11 novembre si festeggia la ricorrenza di San Martino. Celebrata l'11 novembre, ha radici profonde nella tradizione europea, specialmente in Italia e in altre nazioni cattoliche. È una festa che unisce aspetti religiosi, storici e popolari.
Chi era San Martino
San Martino di Tours, nato nel 316 in Ungheria, è uno dei santi più venerati d'Europa. Da giovane, Martino si unì all’esercito romano ma, durante una missione in Gallia (Francia), avvenne l’episodio che lo rese celebre. Durante un inverno particolarmente rigido, incontrò un mendicante infreddolito e, impietosito, tagliò a metà il suo mantello per condividerlo con lui. Quella notte, Martino sognò Gesù che indossava la metà del suo mantello, e ciò lo spinse a battezzarsi e lasciare la vita militare per dedicarsi alla fede. Divenne poi vescovo di Tours e si distinse per la sua generosità e umiltà.
Significato religioso della festa
La festa celebra la generosità e la compassione, virtù che Martino incarnava. Per la Chiesa, è un esempio di altruismo e di vicinanza ai più poveri. La figura di San Martino è così importante che la sua memoria si celebra in tutta Europa con messe e processioni.
Tradizioni popolari e la cultura del vino novello
In molte regioni italiane, l’11 novembre è anche legato all'apertura delle botti del vino novello, simbolo della conclusione della vendemmia e dell'inizio di un nuovo ciclo agricolo. Questo aspetto ha radici contadine: l’autunno è il tempo dei raccolti, e San Martino è diventato il patrono di questa fase agricola. Così, in molte regioni italiane e in altre parti d'Europa, si festeggia con banchetti, dolci tipici, canti popolari e degustazioni del vino nuovo.
"Estate di San Martino"
Spesso a novembre si verifica un breve periodo di clima mite, noto come "Estate di San Martino". Questo fenomeno è legato simbolicamente alla generosità del santo: come egli donò il suo mantello per riscaldare il povero, così il cielo dona giornate più calde e soleggiate come simbolo di conforto prima dell'inverno.
In sintesi, la festa di San Martino unisce spiritualità, storia e tradizioni rurali, celebrando il valore della condivisione e la gratitudine per i frutti della terra.
I ravioli di San Martino
In pieno autunno, con l'arrivo dei primi freddi e con le piogge che si presentano sempre più abbondanti, cosa c'è di meglio se non preparare un buon dolce fatto in casa all'insegna della tradizione appunto di San Martino?
Ingredienti
1 kg di farina, 2 mestoli d'olio, 1 mestolo d'acqua, un mestolo di vino rosso, buccia d'arancia e limone, una bustina di lievito per dolci, olio per friggere.
Fate bollire un mestolo d'acqua con la buccia d'arancia tagliata sottile. Preparate la farina e fate la classica fontana con lievito, acqua bollente olio e vino rosso. Impastate fino ad ottenere un prodotto omogeneo e comunque non troppo morbido. Dalla pasta iniziate a ricavare dei bastoncini di pasta e tagliate in dei pezzi lunghi dai 3 ai 5 cm. Fateli poi rotolare su un "pettine" o al limite sui lobbi di una forchetta. Dopo aver terminato la preparazione e dopo che la pasta ha riposato un po' potete iniziare a friggere i vostri ravioli. in abbondante olio (meglio se d'oliva, altrimenti il classico olio per friggere). Posizionate i vostri ravioli su della carta assorbente in modo che non rimangano impregnati d'olio e fateli raffreddare.
Caricamento commenti
Commenta la notizia