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Unicef, 3.500 minori morti o dispersi nel Mediterraneo

Sette bambini su dieci affrontano il viaggio senza un genitore o un tutore legale, fuggendo da guerre, conflitti, violenze e povertà

Circa 3.500 bambine, bambini e adolescenti sono morti o scomparsi nel tentativo di attraversare la rotta migratoria del Mediterraneo centrale verso l’Italia negli ultimi 10 anni, secondo le stime più recenti dell’Unicef.

È come se, per un decennio, ogni giorno un bambino avesse perso la vita.

Circa sette bambini su dieci affrontano questo viaggio senza un genitore o un tutore legale, il che significa che la maggior parte delle persone minorenni morte o scomparse lungo questa rotta stava viaggiando da sola. I loro viaggi possono essere particolarmente drammatici: secondo i dati raccolti da interviste, oltre la metà delle/dei bambine/i, adolescenti e giovani ha riferito di aver subito violenza fisica, e un terzo di essere stato trattenuto contro la propria volontà.

Molti dei bambini che cercano di attraversare il Mediterraneo centrale, evidenzia l’Unicef, fuggono da guerre, conflitti, violenze e povertà, cause che continuano ad alimentare la migrazione forzata e a spingerli a cercare sicurezza e opportunità altrove.

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