Obiettivo raggiunto per la prima tappa del Silent Reading Tour, l'innovativa iniziativa promossa per celebrare i 160 anni de Il Sole 24 Ore, che ha avuto il suo lancio nazionale a Palermo, nella sede del Giornale di Sicilia, in sinergia con Società Editrice Sud, con la presenza del vicedirettore del quotidiano economico Jean Marie Del Bo, di Karen Nahum, direttrice generale Publishing & Digital, assieme alla brand manager Francesca Florio, mentre in collegamento è intervenuto il direttore responsabile Fabio Tamburini.
Intensa e partecipata la presenza di studentesse e studenti dell'Ateneo di Palermo che, con il loro interesse e le tante domande, hanno riempito la sala Mario Francese della redazione del Giornale di Sicilia per l'evento inaugurale del format, per la prima volta applicato in Italia da un quotidiano per promuovere la lettura e il ragionamento. Tanti i temi emersi ma uno su tutti ha colpito: molti giovani, dopo aver sfogliato i giornali cartacei de Il Sole 24 Ore e del Giornale di Sicilia, hanno detto di preferirlo nettamente ai social o agli stessi siti web. In tanti si sono chiesti come si possa tornare oggi all’abitudine della lettura su carta, lontano dalle distrazioni digitali e da un flusso continuo e spesso superficiale di notizie.
Proprio sui rischi della superficialità ha messo in guardia Fabio Tamburini, direttore del quotidiano economico, di Radiocor e Radio 24 e direttore editoriale del Gruppo 24 ORE, intervenuto in collegamento durante il dibattito. «Viviamo in uno scenario che si è trasformato negli anni: prima le televisioni commerciali hanno impoverito l’informazione, poi internet ci ha illuso con la promessa di una conoscenza diffusa. Ma un’overdose di informazioni significa spesso non avere nessuna vera informazione».
Ad aprire l'incontro Lino Morgante, presidente della Società Editrice Sud Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia e della Fondazione Bonino Pulejo: «Solo così si può tornare a costruire un rapporto autentico con i lettori e dare senso a un mestiere che oggi deve rinnovarsi senza perdere la propria identità». La giornata ha «unito generazioni diverse in un dialogo vero - ha detto Marco Romano, direttore responsabile del Giornale di Sicilia, che ha appena festeggiato l'illustre traguardo dei 165 anni -. Il Sole 24 Ore e il Giornale di Sicilia hanno superato tante sfide nel tempo, camminano quasi in parallelo, ma sono rimasti due punti di riferimento fondamentali per chi cerca informazione di qualità. Il dialogo con i più giovani, oggi è fondamentale».
Il presidente Morgante ha poi sottolineato la consolidata sinergia tra Ses e Gruppo 24 ORE (le copie del quotidiano economico distribuite tra Sicilia e Calabria vengono stampate nelle rotative del Polo Ses di Messina) e l’importanza del coinvolgimento del pubblico giovane, obiettivo cui la Ses punta in modo particolare attraverso la Fondazione Bonino Pulejo e la GDS Academy, coordinata dalla giornalista Natalia La Rosa. E proprio in questa cornice si terrà uno dei prossimi appuntamenti del Silent Reading Tour, in autunno nella sede messinese della Gazzetta del Sud con il coinvolgimento del pubblico scolastico e universitario, target cui l’iniziativa de Il Sole 24 Ore punta particolarmente.
Tamburini ha poi puntato il dito contro il cattivo uso dei social: «Offrono opportunità straordinarie, ma anche una spinta verso il pensiero superficiale. I social dividono: ci mettono solo a confronto con chi la pensa come noi. Così si uccidono il confronto e la dialettica». Che invece Il Sole 24 Ore cerca di mantenere sempre viva «dando spazio a tutti i punti di vista e tutte le posizioni». Per farlo, il quotidiano economico sta girando l’Italia «per rafforzare la nostra presenza sul territorio - spiega il vicedirettore Jean Marie Del Bo - e avvicinare le nuove generazioni a una lettura di qualità». L’iniziativa, infatti, nasce anche come reazione al consumo veloce e distratto dei contenuti online. Un modo per rallentare, per riflettere, per leggere in modo diverso «per collegare «la lettura all’esperienza reale: - ha sottolineato Karen Nahum, direttrice generale Publishing & Digital - leggere e capire i meccanismi economici è una competenza fondamentale. È nostro compito aiutare i ragazzi a collegare la lettura dei nostri media alla vita quotidiana, per renderli più consapevoli di quello che accade intorno a loro».
Il dibattito con studentesse e studenti di UniPa
L’intelligenza artificiale cambia il giornalismo? Può essere usata responsabilmente? Solo alcune delle domande emerse dopo la lettura del giornale durante il Silent Reading Tour lanciato da Il Sole 24 Ore per i suoi 160 anni di storia. Nella sala Mario Francese del Giornale di Sicilia, che ha ospitato la prima tappa del tour nazionale, moderata da Marina Turco, responsabile delle news di Tgs e coordinatrice del laboratorio studentesco di produzione televisiva, studentesse e studenti dell’Università di Palermo hanno posto domande dirette sul ruolo dell’Ia nelle redazioni, i social e la direzione che sta prendendo l’universo dell’informazione, che sulle sue spalle porta il peso del dovere del racconto di un mondo in continua evoluzione.
«L’intelligenza artificiale avvicina o allontana dai temi più importanti?», «Ci si espone a rischi hacker?», «La usate già?», chiede Rosalia La Bua, studentessa di Scienze dell’educazione. Jean Marie Del Bo, vicedirettore de Il Sole 24 Ore, ha chiarito: «L’Ia è già usata, ma l’ultima parola spetta sempre al giornalista. Abbiamo protocolli rigidi». E sui progetti in corso ha aggiunto: «Stiamo sviluppando una newsletter vocale e una traduzione quasi simultanea. Ma i risultati non sempre ci soddisfano, bisogna lavorarci e la mano umana è fondamentale».
Sulla sicurezza è intervenuta Karen Nahum, direttrice generale Publishing & Digital: « Ci sono stati tentativi di attacchi che abbiamo bloccato grazie alle misure di sicurezza in atto. Inoltre abbiamo attivato corsi formativi specifici per tutti i dipendenti. Gli attacchi puntano spesso a entrare nei sistemi editoriali attraverso comuni email e a volte a non rendere accessibile la fruizione dei contenuti»..
Per il prorettore Unipa Fabio Mazzola, professore ordinario di Politica economica, che ha accompagnato i ragazzi insieme ai docenti Valeria Militello, Enzo Bivona e Gioacchino Lavanco, «Il Sole 24 Ore è un punto di riferimento per studenti e docenti. Lo usiamo in aula, applicandone i contenuti ai nostri temi di studio». Tra gli studenti è intervenuta Maria Grazia Nicotra, che ha sottolineato quanto sia importante «anzi fondamentale informarsi bene, affidarsi a fonti verificate. Troppo spesso sui social noi ragazzi ci imbattiamo in fake news». Presente all'evento anche la direttrice di Confindustria Sicilia Alessia Bivona.
«Conoscere e informarsi abilita» ha sottolineato Nahum e il miglior esempio lo ha fornito il corso di studi in Ottica e optometria coordinato dalla professoressa Militello: «Il corso è nato nel 2020 - spiega - i nostri studenti fanno molta pratica, anche con nostre società in house. Chi si laurea, trova subito lavoro». Un confronto vivo e partecipato che ha mostrato l’interesse dei giovani per un’informazione più trasparente, sicura e vicina alla realtà.
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