Su invito del presidente della Fondazione Bonino Pulejo e della Società editrice Sud (“Ses”), Lino Morgante, il Capo dello Stato Sergio Mattarella sarà a Messina il 13 aprile, in occasione della celebrazione dei 50 anni della Fondazione e dei 70 anni della “Gazzetta del Sud”.
Si tratta della prima visita ufficiale di Sergio Mattarella a Messina, un ritorno nella sua Sicilia, regione che non ha mai smesso di portare con sé nel cuore. E la sua presenza, in un momento storico così difficile e drammatico per l’Europa intera, conforta chi crede ancora nel senso delle istituzioni, nei valori della democrazia, della libera informazione e dei diritti civili e sociali. Sergio Mattarella incarna questi valori, è il garante dell’unità della Repubblica italiana ed è anche un autorevole e credibile messaggero di Pace. Come dimostrano chiaramente anche le dichiarazioni da lui rilasciate nel corso dell’ultima settimana.
«Stiamo operando perché malgrado tutto, malgrado le orribili immagini che siamo costretti a vedere, si recuperi ragionevolezza nel mondo e nel nostro Continente», ha detto due giorni fa, in occasione della cerimonia al Quirinale per la restituzione della bandiera da parte degli atleti italiani di ritorno dai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali. «Bisogna assolutamente impedire che il modo di agire che abbiamo visto in queste settimane in Ucraina diventi un metodo: ne sarebbero sconvolte le regole della convivenza internazionale». Ed ancora: «La guerra in Ucraina è un retrocedere della storia e della civiltà che mai avremmo immaginato possibile in questo inizio di millennio, con vittime fra bambini e anziani». E alla recente inaugurazione dell’Anno accademico dell'Università di Trieste, ha ribadito: «Non troviamo una motivazione razionale a questa guerra, la pace è sempre doverosa e possibile: proprio per questo stiamo rispondendo con la dovuta solidarietà, con l'accoglienza dei profughi. E con misure economiche e finanziarie che indeboliscono chi vuole imporre con la violenza delle armi una guerra che, se non trovasse ostacoli, non si fermerebbe. Occorre assolutamente fermarla adesso, subito. Servono dialogo e trattative per chiudere la guerra il prima possibile».
E il suo impegno per la pace segue di pari passo l’attenzione costante del Presidente della Repubblica sui temi della legalità e della lotte alle mafie. Ricordiamo le sue parole, intense, rimarcate con forza e grande commozione a Palermo, nel maggio dell’anno scorso, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, e con riferimento anche al terribile attentato a causa del quale furono assassinati Paolo Borsellino, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. «La mafia, lo sappiamo, esiste tuttora. Non è stata ancora definitivamente sconfitta. Estende i suoi tentacoli nefasti in attività illecite e insidiose anche a livello internazionale. Per questo è necessario tenere sempre la guardia alta e l’attenzione vigile da parte di tutte le forze dello Stato. Ma la condanna popolare, ampia e possente, ha respinto con efficacia, in modo chiaro, corale e diffuso, i crimini, gli uomini, i metodi, l’esistenza della mafia. Nessuna zona grigia, nessuna omertà né tacita connivenza: o si sta contro la mafia o si è complici dei mafiosi. Non vi sono alternative».
Messina, dunque, è pronta ad accogliere il “suo” Presidente e non solo, idealmente, tutti i messinesi e i siciliani ma anche i calabresi e la gente del Sud. I 50 anni della Fondazione e i 70 di Gazzetta del Sud rappresentano quel “ponte” tra le due regioni che fa dell’area dello Stretto una delle porzioni vitali d’Italia e d’Europa. Al presidente verrà consegnato il Premio internazionale intitolato a Uberto Bonino e alla moglie Maria Sofia Pulejo.
Dopo la cerimonia di consegna si esibirà l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala diretta dal maestro David Coleman. Il programma unirà due “mondi” musicali eterogenei se non opposti: il Concerto per violino in re maggiore op. 35 di Pëtr Il'ič Čajkovskij (il solista sarà Vikram Francesco Sedona) e la Sinfonia n. 7 in la maggiore di Ludwig van Beethoven. Per l'occasione uno speciale di 36 pagine in uscita il 13 aprile prossimo su tutte le edizioni della Gazzetta. Tutta la manifestazione verrà trasmessa in diretta sulle tv del gruppo Ses, Rtp e Tgs, e in streaming sui siti web gazzettadelsud.it e gds.it a partire dalle 18.15. L’iniziativa celebrerà anche i 162 anni dello storico Giornale di Sicilia, il cui gruppo è entrato a far parte della Ses nel 2017. La trasmissione "Scirocco" in onda venerdì 8 aprile alle 20,30 sarà quasi interamente dedicata all'evento. Ospiti in studio, fra gli altri, Lino Morgante, presidente della Ses, Giuseppe Ilacqua, consigliere Ses ed il giornalista Attilio Borda Bossana. Saranno mostrate in anteprima le immagini delle due mostre allestite al Teatro Vittorio Emanuele.
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