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Mattarella a Messina: la targa di Gerardo Sacco, l’annullo filatelico e le due mostre

Centinaia di messaggi non solo per esprimere le felicitazioni per l’importante traguardo raggiunto ma anche per incoraggiare il gruppo Ses Gazzetta del Sud-Giornale di Sicilia, con le loro tv e radio di riferimento, e con i due siti tra i più importanti ormai d’Italia, a continuare in quest’opera di informazione, che è impegno culturale e quotidiana mobilitazione civile. Forti del radicamento nei territori, come ha sottolineato il presidente Mattarella, questi organi di informazione rappresentano un ponte tra Sicilia e Calabria e, unendo le due regioni, una voce che va oltre i confini dello Stretto e che intende sempre più farsi portavoce delle istanze, delle angosce, delle speranze delle genti del Sud.

«Il settantenario della Gazzetta del Sud è il racconto di una testata che è nata a Messina e che si è profondamente radicata sia in Sicilia che in Calabria, arrivando a raccontare tutto il Sud in maniera plurale, puntuale, moderna. Grazie a “Noi Magazine”, contenitore informativo orientato al mondo della scuola, alla sua presenza sul web e nelle classi, la testata svolge un ruolo fondamentale anche nel processo educativo e formativo di molti studenti. Fare del giornale uno strumento didattico è oggi un modo essenziale per crescere liberi, per emancipare ragazze e ragazzi dalla disinformazione, dalle fake news e dalla propaganda. I miei migliori auguri alla Gazzetta del Sud per i suoi settant'anni di storia», a dichiararlo Vittoria Casa, presidente della Commissione Cultura Scienza e Istruzione alla Camera. Gli auguri arrivano anche dal Gruppo Ferrovie dello Stato italiane: «La Gazzetta del Sud è da 70 anni presenza quotidiana nella vita dei siciliani e dei calabresi, memoria storica di un territorio tanto difficile quanto straordinario, che merita di essere raccontato con un’informazione sempre credibile e di qualità, per dare voce alle sfide presenti e future», come sottolinea Luca Torchia, “chief communication officer” del Gruppo Fs, presente alla cerimonia di mercoledì. Attestati di stima, amicizia e condivisione sono arrivati veramente da tutt’Italia, dai vertici delle istituzioni alle grandi aziende, da Assindustria alle organizzazioni sindacali, da molti esponenti politici ai presidenti delle due Regioni Musumeci e Occhiuto e anche a due dei candidati alla sindacatura di Messina, Basile e De Domenico.

Il Teatro Vittorio Emanuele che ha ospitato l’evento del 13 aprile – la data in cui, nel 1952, ed era proprio la domenica di Pasqua, nacque la Gazzetta del Sud nel piccolo stabilimento di via XXIV Maggio a Messina –, ha avuto una capienza ridotta, al 60 per cento, per disposizioni del Quirinale, nell’ambito delle norme di contrasto alla pandemia da Covid che, purtroppo, non è ancora stata debellata.
La targa del Premio internazionale “Uberto Bonino e Maria Sofia Pulejo”, assegnata dalla Fondazione al capo dello Stato Sergio Mattarella, e consegnata dal presidente della Fondazione e della Ses Lino Morgante e dal vicepresidente della Fondazione Francesco Pulejo, è stata realizzata, con la solita sapiente maestria da Gerardo Sacco, vera eccellenza meridionale. Una targa in oro e argento con la scritta “Gran Mirci”, cioè “Molte grazie”, la formula scritta sui cancelli del Palazzo municipale di Messina e che è ciò che avrebbe detto l’imperatore Romano d'Oriente quando i soldati messinesi lo aiutarono in battaglia contro gli eserciti venuti dal Nord.

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