All'Inghilterra sono legate un paio di tappe significative della carriera azzurra di Gianluigi Buffon: l'esordio nell'under 16, ad esempio. E la papera più clamorosa, una autentica gaffe nell'under 21 che a inizio 1997 a Bristol costò all'Italia la qualificazione europea. Ma nella fase finale di una grande manifestazione quella di domenica è una prima volta, "e speriamo che sia un debutto felice. Anche se questa è davvero una partita equilibratissima: per definizione le gare tra noi e loro sul piano del pronostico sono sempre al 50 per cento, in questo caso decisivi come mai saranno i dettagli". Per questo il portiere azzurro, leader indiscusso di questa squadra in campo e fuori, non lascia nulla al caso nella preparazione della sfida. Dalle cose ovvie: "Vedremo filmati sui rigori, certo". A quelle un po' meno. Come assumere il ruolo di motivatore di un tipo particolare come Cassano: uno che fino a qualche tempo fa non gli doveva essere molto simpatico. "E che invece ora secondo me - spiega - è un vero valore aggiunto per noi, e non solo tecnicamente. Con lui c'é stima e amicizia calcistica, c'é molta affinità. A me piace la sua sana follia, il suo modo stravagante e forte di esprimersi e dire cose, il suo modo di rapportarsi agli altri. Ha doti di leadership che neanche lui conosce. Magari qualche anno fa non lo pensavo, ora dopo tanti anni che lo conosco sì, e lo voglio dire". A proposito di motivazioni: lui le sue le trova nell'affetto che il presidente Napolitano manifesta ad ogni occasione per la nazionale di calcio.