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Buffon sente
aria di 2006
"Sarà sorpresa"

Gianluigi Buffon

Aspettatevi sorprese, comunque vada. E' la promessa sottintesa di Gianluigi Buffon, capitano di un'Italia partita tra le tempeste e ora pronta ad esser accolta dagli applausi. "Nel calcio la riconoscenza non esiste, e anche fuori dal calcio", dice alla vigilia della finale europea con la Spagna. E si capisce che saranno macigni, altro che sassolini dalle scarpe. Comunque vada, ci sarà il ringraziamento del presidente Napolitano, lunedì: mai era successo, nella storia dello sport italiano, che una nazionale venisse invitata al Quirinale prima ancora di sapere se è salita sul gradino più alto del podio. "In tempi di miseria, chi ha intelligenza e buon senso è un gigante: e Napolitano è un gigante", l'omaggio di Buffon, cui il Capo dello Stato aveva ricordato il suo discorso 'politico' di un anno fa. "E' agli atti del Quirinale", aveva scherzato Napolitano, negli spogliatoi di Danzica. Il presidente pronto a riconoscersi nello 'spirito di squadra' della nazionale, e l'Italia felice di trovare almeno un sostegno politico. Quello che serve per scalare l'ultima montagna, la Spagna campione d'Europa e del Mondo, e scacciare tutti i malauguri. "La favorita resta la Spagna - spiega sincero Buffon - viene da quattro anni gloriosi, di dominio assoluto e perché ha grandi campioni. Noi siamo la sorpresa di questo Europeo, e speriamo di sorprendere fino in fondo".

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