Dopo 105 anni di storia la Spal sparisce dal calcio professionistico. La gloriosa squadra di Ferrara (dal passato recente un po' appannato, ma da quello remoto importante) non è stata iscritta al campionato di Lega pro. Sono scaduti infatti i termini entro i quali il presidente Cesare Butelli avrebbe dovuto versare alla Federcalcio una cifra superiore ai tre milioni per onorare i debiti accumulati. La Spal è stata una presenza quasi fissa in serie A negli anni Cinquanta e Sessanta, quando fu, soprattutto, una inesauribile fucina di giovani talenti che hanno poi fatto fortuna nelle grandi squadre. Dopo un campionato molto travagliato, con la retrocessione in seconda divisione di Lega Pro, la Spal non sarà, nella prossima stagione, nel calcio professionistico. Il futuro dovrebbe essere legato alla concessione, da parte della Federcalcio, di una wild card alla Real Spal, società affiliata al comitato regionale, che potrebbe ripartire dalla serie D o dall'Eccellenza. Indispensabile, per questa operazione, il sostegno del Comune di Ferrara che il sindaco Tiziano Tagliani ha già assicurato, dopo aver espresso "grande amarezza e disappunto per la condotta dei vertici societari che non si sono dimostrati in grado di trovare una giusta soluzione dei problemi, nonostante le ripetute promesse e rassicurazioni fornite nei mesi scorsi. Questa situazione mette in luce una mancanza di rispetto per gli appassionati della squadra e per tutta la città che vedono ora perdere un punto di riferimento sportivo importante. Ora ci attendono azioni tempestive e necessarie a recuperare e a garantire un futuro calcistico di prestigio per Ferrara, intervenendo presso la Figc affinché una nuova realtà societaria possa intraprendere un percorso in grado di suscitare nuovi entusiasmi e di ricostruire un ambiente sportivo calcistico di vertice degno di questa città". (ANSA)
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