Lunedì 18 Novembre 2024

Wiggins tiene
alla grande anche
sui Pirenei

Sui Pirenei Thomas Voeckler fa il bis, resiste Bradley Wiggins, crolla invece Cadel Evans. Ormai la 'fuga per la vittoria' verso i Campi Elisi è diventata praticamente a una sfida a due. Da una parte il britannico con la maglia gialla saldamente sulle spalle, dall'altro Vincenzo Nibali. Il siciliano della Liquigas è l'unico che può ancora insidiare Wiggins. In quanto Chris Froome, secondo in classifica, è un suo gregario e difficilmente si metterà di traverso. Nibali invece è terzo con un ritardo immutato di 2'23". Poco, ma ogni giorno che passa diventa sempre di più. "C'é ancora strada per Parigi, anche se il podio è certamente più vicino - ha detto Nibali -. Ma oggi, oltre alla soddisfazione, c'é anche amarezza, perché pensavo di fare qualcosa di meglio per la tappa. Ma è andata via una grandissima fuga e quindi quel sogno è sfumato. Io comunque ho provato ad attaccare, sto bene e sento che mi manca una bella vittoria. Chissà che domani...". Tenuto conto che c'é sempre la cronometro, dove Wiggins è di un altro pianeta, a Nibali restano ancora le altre due tappe pirenaiche, dove la sua Liquigas darà ancora battaglia. Come ha fatto oggi, con Ivan Basso a fare da gregario di lusso per Nibali. Il varesino ha attaccato in salita cercando di lavorare ai fianchi la Sky, lo stesso Nibali ha provato più volte a fare da solo, ma Wiggins lo ha sempre marcato stretto. Chi si aspettava stravolgimenti da questo tappone pirenaico é rimasto deluso. Le quattro terribili salite della 16/a tappa (Aubisque, Tourmalet, Aspin e Peyresourde) hanno fatto selezione, ma nessuno stravolgimento, almeno per la classifica. Voeckler ha costruito la sua seconda vittoria - che gli vale anche per la conquista della maglia a pois - con un attacco da lontano. Le salite hanno fatto una 'vittima' illustre: Evans, il vincitore del Tour dell'anno scorso. L'australiano si è staccato prima sull'Aspin, prima di mollare definitivamente sul Peyresourde, perdendo alla fine altri 4'40" e adesso a poco più di otto minuti da Wiggins. Un'eternità, come dire che è ormai tagliato fuori anche dal podio. La fuga di giornata è partita a una ventina di chilometri dalla partenza di Pau. Una fuga numerosa (ben 38 i corridori). Voeckler è passato primo su tutti e quattro i colli. A 85 km dal traguardo ha attaccato con Brice Feillu e Daniel Martin, sull'Aspen gli è rimasto dietro solo il connazionale, poi ha fatto il vuoto a 22 km dall'arrivo. Sul traguardo di Bagneres de Luchon il francese dell'Europcar ha preceduto di 1'40" il danese Chris Anker Soerensen e di oltre tre minuti lo spagnolo Gorka Izagirre, che ha preceduto il 'vecchio' Vinokourov. Wiggins dunque continua a sorridere. Sembra inattaccabile il britannico. Lontano anche dalle polemiche doping, dopo il caso di Frank Schleck ("denuncerò un avvelenamento" ha detto il lussemburghese). L'unico che può batterlo resta Nibali, e lui lo sa. "Non mi ha sorpreso, conosco il suo valore nella terza settimana di una grande corsa a tappe. Domani? Sarà ancora una tappa molto dura ma diciamo che Parigi è un po' più vicina". Domani Nibali avrà un'alta grande chance nell'ultimo tappone pirenaico (da scalare Menté, Ares e Port de Bales, prima dell'arrivo in salita a Peyragudes). Per vincere, se non questo Tour, almeno una tappa. (ANSA).

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