Il britannico Mark Cavendish (Sky) ha vinto allo sprint la 18/a tappa del Tour de France di ciclismo, Blagnac-Brive La Gaillarde di 222,5 km. Il connazionale Bradley Wiggins (Sky) ha conservato la maglia gialla.
Classifica generale: 1. Bradley Wiggins (Gbr/Team Sky) 83h22:18 2. Chris Froome (Gbr) a 2:05 3. Vincenzo Nibali (Ita) 2:41 4. Jurgen Van den Broeck (Bel) 5:53 5. Tejay Van Garderen (Usa) 8:30 6. Cadel Evans (Aus) 9:57 7. Haimar Zubeldia (Spa) 10:11 8. Pierre Rolland (Fra) 10:17 9. Janez Brajkovic (Slo) 11:00 10. Thibaut Pinot (Fra) 11:46. (ANSA)
E' strapotere del Team Sky al Tour. La corsa francese è sempre più in mano al supersquadra. Bradley Wiggins supera indenne anche la diciottesima tappa e si appresta a vincere da trionfatore l'edizione 99 della Grande Boucle. Una vittoria meritatissima, ma frutto appunto di un grande lavoro di squadra. Dicono che se avesse voluto Chris Froome l'avrebbe vinto lui questo Tour, perché l'hanno visto tutti che è il ragazzo va fortissimo. Sui Pirenei ha scortato il suo capitano e a volte l'ha anche aspettato. Ma gli ordini di scuderia erano chiari. Questa è il Tour di Wiggins, avrà in futuro la sua occasione. A suggellare un dominio assoluto il bis oggi allo sprint di Mark Cavendish. Al termine dei 222,5 km di una velocissima 18/a tappa (oltre 45 orari di media) da Blagnac a Brive-la-Gaillarde, il campione del mondo ha sfoderato uno sprint di rara potenza infilando come birilli tutti gli avversari e tagliando il traguardo a braccia alzate. "Che volata! Sono molto contento per questa vittoria. Mi sento bene e oggi la squadra è stata impeccabile. Nel finale abbiamo azzeccato la tempistica perfetta e centrato l'ennesimo successo. Se sono fiducioso per le Olimpiadi? Direi di si". Wiggins lo osserva e sorride: domani c'é la cronometro, che è pane per i suoi denti, sa che ormai ha la vittoria in tasca. Vincenzo Nibali deve alla fine arrendersi, ha cercato di attaccare le maglia gialla in salita e in discesa, ma a il britannico non ha mai mollato e anzi è stato lui a mettere in difficoltà lo 'squalo' messinese. Ieri per lui era l'ultima occasione, e avendo dato tutti oggi si è limitato a 'marcare' la maglia gialla. Degli italiani il protagonista assoluto è stato invece Luca Paolini, il 'vecchio' degli azzurri in partenza per Londra. "L'Inghilterra è pronta per Londra, ma anche io credo di essermi preparato al meglio per l'appuntamento olimpico. Oggi ci ho provato, è stata una lunga giornata, purtroppo siamo stati ripresi all'arrivo e non c'è stato nulla da fare. La mia forma è buona, domani tirerò il fiato, poi proverò a buttarmi in volata a Parigi". Ha animato e poi rilanciato la fuga di giornata: all'inizio erano in 16 (hanno avuto oltre 3' di vantaggio), a 10 km dal traguardo solo in tre (Paolini, Hansen e Vinokourov). L'aggancio del gruppo è avvenuto proprio nel finale, con Wiggins dietro a tirare per Cavendish, che allo sprint non ha avuto avversari e negli ultimi 150 metri ha superato Leon Sanchez e Roche, precedendo Goss e Sagan. Per 'Cav' è la vittoria n.22 al Tour. Per festeggiare una corsa ormai avviata all'epilogo sugli Champs Elysees c'era anche il presidente francese Francois Hollande. Ha seguito la tappa sull'ammiraglia del direttore di corsa Christian Prudhomme. Per Hollande era una tappa da non perdere: il Tour passava nel suo feudo elettorale a due passi da Tulle, cittadina di cui è stato sindaco. Domani la cronometro dovrebbe incoronare definitivamente Wiggins. I 53,5 chilometri da Bonneval a Chartres sembrano fatti apposta per lui. Nessuno dei big è in grado di contrastarlo, l'unico potrebbe essere il solito Froome. Ma lui sa già che adesso non 'deve' vincere. Per adesso. (ANSA)
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