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Giovane Coutinho
l'arma in più

La nuova Inter ha mosso solo i primi passi, ma arrivano già segnali positivi. E non solo per la vittoria nel Trofeo Tim, un semplice triangolare estivo ma dal gusto dolce per Massimo Moratti quando come nella serata di ieri si superano Milan e Juventus. Deciso a ringiovanire la rosa e alleggerire il monte stipendi, il presidente nerazzurro deve ancora fare cassa vendendo Julio Cesar e Maicon, e intanto vede integrarsi rapidamente in nuovi acquisti e soprattutto può constatare la crescita del 20enne Philippe Coutinho. Rientrato dal prestito all'Espanyol, il brasiliano classe 1992 sta impressionando positivamente Andrea Stramaccioni. Inizialmente all'Inter non erano sicuri di puntare su di lui, poi si è pensato di impostarlo come vice o sostituto di Wesley Sneijder. Ma ora che l'olandese sembra destinato a restare in nerazzurro (l'Anzhi ha smentito di volere trattare lui e Maicon) Coutinho si candida a un posto da titolare. Dopo il gol da applausi nell'amichevole contro il Koper, nel Trofeo Tim il brasiliano ha colpito contro la Juventus e, piazzato sulla sinistra, ha mostrato un'intesa già solida con Diego Milito. "L'esperienza in Spagna è stata importante perché ho potuto giocare tante partite di fila anche da titolare e ho trovato fiducia. Ora sono tornato con più voglia di fare bene - ha spiegato Coutinho - Sto facendo bene grazie alla fiducia di Stramaccioni, le cose vanno sempre meglio". Inserito qualche settimane fa nella trattativa con il San Paolo per Lucas, Coutinho non è più in bilico e aspetta il connazionale. "Spero che Lucas possa arrivare - ha ammesso -, é un campione". L'Inter cerca anche un centravanti che possa giocare in alternativa a Milito e un esterno di difesa. E intanto ha la conferma che il riscatto di Guarin può rivelarsi un ottimo affare. Il portoghese si trova a suo agio da mediano davanti alla difesa in coppia con Cambiasso nel 4-2-3-1, dove garantisce corsa, palloni recuperati e verticalizzazioni. " Ho visto i video dei miei compagni alzare la Champions, questo per me è un grande stimolo - ha raccontato a Inter Channel - Sono in una grande squadra, devo fare di tutto per sfruttare l'occasione".

Si è ambientato in fretta anche Rodrigo Palacio, che ha lasciato il segno nel primo mini-derby contro il Milan, ma da qualche giorno convive con il pensiero di essere indagato per presunta frode sportiva assieme ad altri ex compagni del Genoa per il derby della Lanterna del 2011. L'argentino è preoccupato, e ha provato a tranquillizzarlo Enrico Preziosi. "Non c'é nulla di cui preoccuparsi - ha detto il presidente del Genoa - Palacio è un ragazzo d'oro, non avrebbe mai commesso un reato. Non sono un 'tirapacchi'. Semmai dovesse accadere che ha commesso qualcosa di sbagliato restituirei immediatamente i 10 milioni di euro a Moratti. Ma sono convinto che non succederà".(ANSA)

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